E ancora: “Ci ha lasciato il coraggio di sperimentare, di essere liberi come ogni artista deve essere, senza paura di confronti, di giudizi popolari, era un visionario, ogni suo sguardo non era mai fuori fuoco, i giovani devono imparare da questo grande genio, perché solo con il coraggio puoi costruire cose che fanno parlare per sempre”.
Antonacci ha poi ricordato: “Ho avuto la grande fortuna di lavorare con lui, ha scritto per me la canzone ‘Aria di cambiamento’, una canzone meravigliosa che ho cantato qualche anno fa, era una persona che pensava molto al passaggio, pensava che la vita odierna fosse solo un percorso, non l’eternità e non certo il passato e in questa canzone lo spiega molto bene”.
Infine: “Per me il pezzo ‘Cerco un centro di gravità permanente’ è la canone a cui sono più affezionato, è una canzone che lascia spazio al futuro e al passato e respira ogni volta che accendi la radio e che senti musica, in qualsiasi canzone c’è quella canzone; poi c’è ‘La cura’ la canzone d’amore per eccellenza ed è di Franco Battiato”.
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