“In Italia questa decisione è destinata a danneggiare ulteriormente le imprese, in special modo artigiane, micro e piccole, che per finanziarsi ricorrono soprattutto al credito bancario. Molte di loro non solo non saranno in grado di investire ed espandersi, creando nuova occupazione, ma in molti casi rischiano addirittura la chiusura. A questo punto, in considerazione del rallentamento dell’inflazione, speriamo che a settembre non ci sia l’ennesimo rialzo dei tassi d’interesse già minacciato dalla presidente della Bce, Christine Lagarde”, conclude la Cna.
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