“Be Kind”, il nuovo album di Franca Barone: l’intervista

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Franca Barone – Ph Davide Romolo

“Finalmente, sono riuscita a parlare senza paura dei temi che mi rappresentano e che mi stanno a cuore: il femminismo, l’amore, l’insofferenza, la sofferenza e il bisogno di viaggiare”

Disponibile su tutte le piattaforme digitali e in copia fisica da venerdì 16 aprile 2021, anticipato dai singoli Be Kind e Underwater, Be Kind è il nuovo album della raffinata cantante e compositrice Franca Barone. Prodotto dall’etichetta discografica Irma Records, questa nuova realizzazione discografica rappresenta una succulenta commistione incardinata principalmente su R&B e soul, ma impreziosita anche da fascinose colorazioni jazz e latin jazz. Nella tracklist del secondo disco di Franca Barone, cinque anni dopo il debutto discografico con Miss Apleton, sono presenti dieci brani originali figli della sua fervida vena compositiva. Al suo fianco, nel CD, musicisti di irrefutabile valore come Edoardo Maggioni alle tastiere, Cesare Pizzetti al contrabbasso e Vincenzo Barbarito alla batteria, mentre In Youtoo e I Really Need to Go figura anche il brillante sassofonista Tullio Ricci.

Franca Barone ci ha gentilmente concesso un’intervista.

“Be Kind” è il tuo nuovo album, di che cosa si tratta?

Si tratta di 10 brani che spaziano tra generi e temi più diversi. Si va dal jazz al nujazz, al nusoul, al pop, ad una simil bossa/samba, alle ballad, al rap, ce n’è per tutti i gusti. Per quanto riguarda i temi trattati, ho deciso di parlare senza filtri di quello che vedo e che ho vissuto, del mondo, delle ingiustizie, dell’amore, del dolore, dei viaggi. Non mi sono posta alcun tabù e ho cercato di rendere le mie esperienze personali fruibili per tutti/e.

Cosa vuoi trasmettere con questo lavoro?

Sicuramente delle emozioni e delle sensazioni che possono derivare da un sentimento comune rispetto a certi avvenimenti e certe fasi della vita. Sarebbe bello far riflettere o che qualcuno provasse empatia con qualcosa che ho scritto. A livello musicale mi sono lasciata trasportare dal momento, anche qui senza limitazioni di generi o di stili espressivi preordinati.

Che tipo di accoglienza ti aspetti?

Difficile a dirsi, la musica è così personale che non riesco a fare pronostici. I feedback che ho raccolto finora sono molto positivi, e questo mi fa davvero piacere.

Come ti sei avvicinata al mondo della musica?

Da bambina, fin da piccolissima ho studiato pianoforte, canto e ho ascoltato molta musica diversa grazie ai miei genitori. Ho cominciato fin da subito a scrivere canzoni, musica e testi, e in fondo non mi sono mai fermata.