Il 6 dicembre esce “Il gusto dell’ingiusto”. Primo album della cantautrice siciliana Beatrice Campisi, prodotto da Cobert Edizioni Musicali (Ultra Sound Records) e Jono Manson in collaborazione con il MIBACT e SIAE. Nell’ambito dell’iniziativa “Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura”.
Il CD “Il gusto dell’ingiusto” sarà presentato con un concerto il 6 dicembre presso lo Spazio Musica di Pavia (via Faruffini 5).
Il titolo dell’album è tratto dal secondo libro delle “Confessioni” di Sant’Agostino. Prende spunto dal racconto su un furto di pere (narrato dalla voce di Claudio Lolli nell’intro alla traccia 9), avvenuto non per necessità, ma solo per il gusto dell’ingiusto.
L’album narra dunque le storie di vita e le esperienze del singolo, analizzando la dicotomia dell’animo umano. Il dualismo che regna dentro ognuno di noi, il lato oscuro che ci conduce inevitabilmente all’errore. Accompagnato dalla speranza e dal bisogno di riscattarsi.
Questo tema è rappresentato nel disco attraverso l’accostamento di diverse sonorità. Blues, swing, musica popolare, canzone d’autore si fondono in uno stile personale.
La cantautrice fa arrivare l’eco delle radici sicule nella sua musica, fondendo pensieri, parole, incontri, immagini, suoni. L’intenzione è quella di creare un’ambientazione introspettiva e onirica che non risparmia dal risveglio brusco in una realtà violenta e crudele.
Il disco è stato registrato con la collaborazione di prestigiosi musicisti. La sezione di base è composta da Beatrice Campisi (voce, pianoforte, ukulele, clavicembalo). Riccardo Maccabruni (pianoforte, tastiere, hammond, chitarra acustica, cori). Rino Garzia (contrabbasso/basso) e Stefano Bertolotti (batteria).
A questi musicisti si aggiungono Massimiliano Alloisio: chitarra classica. Jono Manson: chitarra elettrica; Antonio Marangolo: sassofono. Alice Marini: violino, viola e santur; Adriano Cancro: violoncello. Alessandro Morbelli: percussioni; Antonio Curedda: fisarmonica. Jimmy Ragazzon: armonica; Marina Sartena: bansuri e flauto traverso; Alice Vecchio: arpa.
L’artista ha studiato pianoforte, canto jazz e canto lirico. Ha fatto parte del Beatrice Campisi Group, un quartetto che proponeva un particolare folk d’autore.
Ha partecipato a numerose rassegne musicali come il M.E.I. di Faenza, il “Musicadonna Festival”. Il Catania Jazz e più recentemente all’evento “La storia del Tenco” all’interno della rassegna nazionale “Luigi Tenco, marzo 2017, In qualche parte del mondo”.
Beatrice Campisi vanta importanti collaborazioni con cantautori siciliani, come quella con Davide Di Rosolini e Eugenio Piccilli. Dopo il trasferimento a Pavia, inizia a collaborare con musicisti locali, tra cui Riccardo Maccabruni, polistrumentista pavese. E Rino Garzia, contrabbassista milanese, con cui presenta il videoclip del suo inedito, “I contorni dei ricordi”, nel locale cittadino L’Osteria Letteraria Sottovento.
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