Ave Quasàr ci hanno gentilmente concesso un’intervista.
“Bene & Pace” è il vostro nuovo singolo, di che cosa si tratta?
Si tratta di un brano nato chitarra e voce sul quale abbiamo poi costruito un tessuto fatto di sequencer e percussioni elettroniche.
Il brano vuole essere un delicato ritratto di un periodo complicato, com’è maturata questa scelta?
Il testo va considerato come un flusso di coscienza. Ci siamo fatti trascinare dalle nostre emozioni e dalle emozioni delle persone con cui interagiamo. Sono sgorgate parole come “chat” o domande come “tu credi che lo stato sia felice?”. Il resto è libera interpretazione. Per mettere a fuoco certi stati d’animo complessi a volte bisogna sapersi felicemente affidare al dominio dell’inconscio o lasciarsi trasportare dalla fantasia.
Cosa volete trasmettere con questo lavoro?
“Tu credi che non esista più un bicchiere mezzo pieno in cui lasciarsi andare” Siamo sempre noi stessi a decidere se il bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto.
Come nasce il vostro progetto musicale?
Nasce da una lunga amicizia e da tante ore passate insieme anche nel nostro studio (www.flatscenario.com).
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