“Benjamin”, la tracklist del nuovo album di Jake Isaac

16

jakeIsaac benjamin

Con i primi tre album, Jake Isaac si è conquistato un ruolo in prima linea nel rinascimento del soul britannico, arrivando a collaborare con Sting e Sir Elton John. Prima ancora di intraprendere la sua strada, aveva mostrato un talento unico, scrivendo ed esibendosi da adolescente con Gabrielle e Blue, oltre a diventare il direttore musicale di Duffy.

In arrivo il 25 ottobre, ‘Benjamin’ è il nuovo album: oltre ad essere anche il secondo nome di Jake, il disco rappresenta qualcosa di più significativo, che traspare in ogni momento del nuovo lavoro. E’ un disco in cui Jake condivide alcuni lati che, come il suo secondo nome, sono nascosti alla vista, con riflessioni sulla sua eredità familiare, sulla sua spiritualità e sul superamento degli ostacoli emersi durante il suo percorso di vita. Musicalmente, il disco abbraccia due approcci creativi: da un lato l’esplorazione delle origini di Jake Isaac, dall’altro la necessità di integrare la verità con un suono che riflettesse comunque il suo background come direttore musicale per Duffy e co-produttore ed autore per Gabrielle, Cynthia Erivo, Kat Burns e la boy band Blue.

Insieme al co-produttore Ian Barter (Amy Winehouse, Dermot Kennedy), Isaac ha riunito un team di virtuosi musicisti per sessioni ‘on the floor’ agli Eastcote Studios ad ovest di Londra, concentrandosi su esibizioni dal vivo con sovraincisioni minime. Supportato da artisti del calibro di Junior Kirton (batterista dei Jackson Five e Leona Lewis), Gavin Powell (organista di Emeli Sandé e Stormzy) e Kat Deal, Jake ha crato un caldo suono dal vivo, che riflette ulteriormente l’emotività dei testi.

Mentre l’ambizione di Jake era quella di andare oltre i temi dell’amore, il brano ‘Ever Yours’ è il romanticismo personificato, una canzone che esalta l’amore e l’impegno a lungo termine. ‘Black Or White’ riunisce musica soul estiva con un calore palpabile e sincero, amplificato dalla voce gospel e vibrante di Jake, un brano che attinge alla necessità di dire cosa si intende veramente, il bisogno di comunicare come ci si sente. “Non è solo quello che dici, ma come lo dici” afferma Jake Isaac, mentre i cori gospel mantengono l’atmosfera leggera ed edificante. ‘Fools For Love’, carico di atmosfere soul e jazz, esamina l’amore da una prospettiva non ortodossa, con un soul suonato con passione ed un feeling da band dal vivo vecchia scuola che permette alle emozioni di fluire liberamente nella voce piena di sentimento di Jake.

‘Good Man’, in alta rotazione su BBC Radio 2 e su Radio Montecarlo, pulsa di una vibrante strumentazione R&B dal vivo. Il brano, personale e coinvolgente, si ispira al padre, il reverendo Les Isaac OBE, e dalla più ampia generazione Windrush, la cui determinazione ha permesso loro di prosperare in un nuovo ambiente, nonostante gli ostacoli che hanno dovuto affrontare. ‘Okay’ ha un taglio profondo e riflessivo, accentuato da una strumentazione scarna ed essenziale, dal taglio sonoro minimalista che consente all’anima tenera ma emozionante della voce di Jake di prendere i riflettori in una ballad di rassicurante positività.

Il resto di ‘Benjamin’ possiede una qualità senza tempo, tra questioni di fede ed identità, incanalate in un disco che sembra un’anima classica in un’era moderna, tra momenti di calma meditativa, gospel e strumentale, come in ‘Selah’, per poi spaziare all’ottimismo di ‘All I Need’, mentre ’23’ ripercorre l’educazione di Jake in una famiglia religiosa. Un’altra serena riflessione si ritrova in ‘Sunday Morning’, prima che Isaac faccia eco allo spirito di Marvin Gaye con la chiusura acustica di ‘Why’, che pone tutte quelle domande senza risposta che ci vengono in mente nei nostri momenti più vulnerabili.

Ecco, quindi, Jake Isaac e ‘Benjamin’, il nuovo album di un acclamato artista che osa scoprire la versione più autentica di sé stesso, come persona e come musicista. Il talento che ha guadagnato l’attenzione di Sir Elton John e Sting è ora destinato ad essere scoperto da un pubblico completamente nuovo.

Tracklist:

Selah – Fools For Love – Black Or White – Okay – All I Need

Miss Wilhelmina – Good Man – 23 – Ever Yours

Sunday Morning (Interlude) – Why

Jake Isaac bio

Nato e cresciuto nel sud di Londra e ora residente a Manchester, Isaac ha iniziato a suonare la batteria all’età di 3 anni e, durante gli anni scolastici, ha imparato da autodidatta a suonare il piano e il basso. A 16 anni aveva completato la batteria di grado 8 ed aveva iniziato ad insegnare lo strumento. A 19 anni inizia a guadagnarsi da vivere come musicista part-time suonando basso e batteria in vari dischi jazz e rock per una varietà di artisti internazionali tra cui Duffy, vincitrice di un Grammy Award.

Direttore marketing di giorno, cantautore e turnista di notte, Jake Isaac ha iniziato a lavorare con artisti come Cynthia Erivo, Gabrielle e con la boy band britannica Blue. Poco dopo, inizia a cimentarsi nella scrittura di canzoni per se stesso, esibendosi sul palco principale del festival di Glastonbury. Dopo aver firmato con l’iconica Rocket Music (l’etichetta di Sir Elton John), Jake Isaac da allora ha lavorato e supportato una vasta gamma di artisti, da Sting a Paola Faith, Joan As Police Woman, Angus e Julia Stone, lo stesso Elton John ed altri artisti ancora. Il suo ultimo ed acclamanto album, ‘For When it Hurts’, è stato pubblicato ad inizio 2023 e contiene collaborazioni con Jack Savoretti, Jacob Banks e Joss Stone.

Il suo stile distintivo di cantautore neo-soul gli ha permesso di ottenere ampi consensi sia come cantante che come polistrumentista, registrando il tutto esaurito in concerti nel Regno Unito, Germania, Stati Uniti, Paesi Bassi e in molte città europee, oltre a vincere l’acclamato premio International Songwriters Competition nel 2020.

Il debutto con Nettwerk arriva a dicembre 2023 con l’ep ‘Old Songs Same Love’, una raccolta di brani che presenta le canzoni preferite dei fan, reimmaginate verso una direzione più piena di sentimento.