“Il nostro sforzo è diretto al rilancio dell’agroalimentare, che valorizza innovazione, tecnologie, piattaforme e strategie di mercato per nuovi consumatori
BERGAMO – Il presidente di Anga – Giovani Agricoltori di Confagricoltura, Raffaele Maiorano, intervenendo all’Università di Bergamo al convegno odierno su “Le filiere intelligenti – l’agroalimentare è smart” ha sottolineato:
“I giovani agricoltori, nelle filiere, puntano sull’integrazione; ricercano sinergia intersettoriale, sono per il fare rete con le imprese della trasformazione ed il mondo della ricerca. Basta con le coperte troppo corte da tirare da una parte o dall’altra. Il nostro sforzo, assieme a quello degli organismi partner, è diretto a concretizzare un progetto comune di rilancio dell’agroalimentare, che valorizza innovazione, tecnologie, piattaforme e strategie di mercato per nuovi consumatori”.
Il convegno – promosso dalle associazioni dei giovani imprenditori di Confagricoltura e di Federalimentare/Confindustria, da Futur Food Institute e CNR – rientra nel programma di eventi preparatori al summit del G7 agricolo che si terrà a Bergamo il 14 e 15 ottobre.
“Il nostro ‘format’ può essere mutuato in altri settori produttivi – ha proseguito Maiorano –. È un laboratorio in progress, che unisce territori e filiere, fa incontrare aziende e ricerca, recepisce problemi e esigenze di rilancio e innovazione. L’iniziativa, nata in occasione di Expo Milano 2015, prosegue con interesse. Quest’anno abbiamo già tenuto tre incontri di ‘Filiere intelligenti’ a Piacenza sull’ortofrutta, a Cremona sul lattiero-caseario, a Catania sul grano, in un confronto costante”.
“Cosa emerge da filiere intelligenti? – si è chiesto Maiorano – Che la sfida è unica, quella di conquistare i mercati, di acquisire anche una parte dell’italian sounding che l’italianità la echeggia solamente, con un prodotto made in Italy di qualità. Che la sostenibilità è un imperativo per tutti”.
“Noi giovani imprenditori dell’agroalimentare – ha concluso il presidente di Anga-Confagricoltura – puntiamo su nuovi strumenti e modus operandi, per un settore ‘smart’ alla costante ricerca di efficienza. Siamo consapevoli che l’obiettivo è più produttività e meno impatto ambientale. Noi giovani vogliamo fare la nostra parte ed indicare un percorso”.