“Se poi dovesse passare la norma che è ancora presente nel disegno di legge della manovra, sulla base del dispositivo attuale Regione Lombardia perderebbe altri 400 milioni di euro – ha aggiunto – quasi 1 miliardo di euro solo perché si vogliono stabilire dei tetti massimi uguali per tutti, a quelle che sono le tariffe e le prestazioni sanitarie”.
“Mentre invece credo che quello che sia giusto per ogni Regione, che è in una situazione di bilancio non in passivo, è che debba avere il diritto di usare il fondo sanitario nazionale, per quella che è la quota parte regionale, secondo quelle che sono le sue priorità e le sue problematiche – ha detto Bertolaso – Questa è una battaglia che stiamo portando avanti con le altre Regioni e con il governo”.
“Se noi non siamo messi in grado di poter usare quelle che sono le risorse finanziarie, che non sono superiori a quelle che hanno a disposizione le altre Regioni, credo che sarebbe difficile riuscire a garantire quel livello di qualità dell’assistenza, della ricerca e della formazione che viene garantito in questa Regione – ha concluso – In Italia può succedere di tutto ma quello che si può escludere a priori è che sia un assessore al Welfare, romano di Roma, che manda in declino quella che è la sanità di Regione Lombardia, questo non accadrà mai”.
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