CREMONA – Massimizzare gli effetti positivi della vegetazione sull’ambiente urbano ed interurbano e favorire il continuo monitoraggio del patrimonio naturale del verde, attraverso strumenti di mappatura innovativi. Sono alcune delle best practice da seguire nel mondo del green sviluppate stamani al convegno promosso da Asso.Impre.Di.A., (Associazione Nazionale Imprese di Difesa e Tutela Ambientale), referente per l’Italia di Elca (European Landscape Contractors Association), in collaborazione con Lambo. L’appuntamento si è svolto a Solarolo Rainerio (Cremona).
“The best practice green”, il titolo dell’appuntamento aperto a tutti gli attori della “filiera del paesaggio”, ha permesso di avviare un vero e proprio dibattito volto alla rilevazione di quelle pratiche adatte a sviluppare una gestione innovativa dell’elemento verde da “considerare come un sistema complesso e integrato”.
Diverse le strategie attuabili che concorrono allo scopo, come spiegato dai rappresentanti di Asso.Impre.Di.A., tra cui il vicepresidente Massimiliano Di Pietro, il componente Maurizio Lapponi e il segretario Alberto Patruno, intervenuti al convegno anche in rappresentanza del presidente Gianluca Bartolini.
Serve avviare un “percorso educativo capace di sensibilizzare i cittadini al rispetto del patrimonio ambientale o una legislazione e un codice appalti corretti che garantiscano che i lavori assegnati siano realizzati in tempi adeguati e con una qualità certificata. Il nostro obiettivo è quello di fare rete tra tutti i soggetti coinvolti per stimolare sempre più le istituzioni, come i Comuni, le Regioni e altri Enti Locali, a mettere in atto le “best practice” nel green, in un rapporto fruttuoso costi-benefici sia per lo Stato che per i cittadini.
Predisporre piani e programmi per rendere omogenei gli interventi di gestione del verde urbano, assicurare una manutenzione più aggiornata, garantire trasparenza ad ogni azione e rendere la cittadinanza parte attiva nella cura del verde attraverso azioni di comunicazione, informazione e confronto, sono altre direttive emerse all’appuntamento di a cui hanno partecipato vivaisti, arboricoltori, costruttori, manutentori del verde, agronomi, architetti del paesaggio fino ai rappresentanti di Comuni e Ministeri competenti, tutti componenti della filiera del paesaggio”.
Qualificanti gli interventi dei rappresentanti del Conaf (Consiglio Nazionale Dottori Agronomi), Aiapp (Architettura del Paesaggio), Anve (Associazione Nazionale Vivaisti Esportatori), Aidtpg (Associazione Italiana Direttori Tecnici Pubblici Giardini Associazione Parchi e Giardini d’Italia). Media partner Acer – Il Verde Editoriale e MediaLive
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