Gli indagati dovranno rispondere del reato di associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di “ingentissimi quantitativi” di marijuana, cocaina e hashish. L’operazione, denominata “Shefi”, conclude una lunga e complessa indagine avviata nel 2016 dal Centro operativo Dia di Bari, nel corso della quale sono stati intercettati potenti scafi partiti dall’Albania e sbarcati in Puglia.
L’esecuzione simultanea dell’importante operazione internazionale della Dia in Albania ed in Italia e’ stata resa possibile anche grazie alla Squadra Investigativa Comune, organismo di cooperazione giudiziaria e di polizia, istituita il 10 luglio 2017 a Tirana tra la Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, la Procura per i Reati Gravi Albanese ed Eurojust (Organismo – con sede all’Aja – che sostiene la cooperazione giudiziaria nella lotta contro le forme gravi di criminalita’ trasnazionale).
I provvedimenti cautelari, nei confronti di 20 italiani, 21 albanesi e 2 romeni, sono stati eseguiti in Albania e nelle province di Bari, Bat, Brindisi, Potenza, Bologna, Salerno, Ragusa e Teramo. Le indagini hanno accertato che entrambe le organizzazioni criminali avevano una comunanza di interessi in Italia con organizzazioni delinquenziali pugliesi deputate a compiti logistici ed in Albania con organizzazioni criminali di quello Stato deputate alla produzione, al confezionamento, allo smistamento e al trasferimento dello stupefacente sull’asse Albania-Puglia-Territorio Nazionale.
Complessivamente sono stati sequestrati oltre 2300 kg di droga tra marijuana, cocaina ed eroina sottraendo alle associazioni criminali proventi stimati in oltre 15 milioni. Gli investigatori della Dia hanno localizzato nel quartiere Carrassi di Bari, dove hanno scoperto un deposito per lo stoccaggio dello stupefacente, un cittadino albanese, considerato al vertice di una delle due organizzazioni criminali, in grado di avvalersi di pluripregiudicati italiani, alcuni dei quali condannati per associazione di tipo mafioso, impiegati quali custodi e corrieri “all’ingrosso” della droga proveniente dall’Albania.
Le indagini, effettuate con intercettazioni telefoniche, ambientali, video-riprese e servizi di osservazione pedinamento e controllo, hanno permesso, tra l’altro, di arrestare “in mare” a Polignano due scafisti provenienti dall’Albania con oltre una tonnellata di stupefacente, fermare a Bari un corriere italiano con un furgone carico di oltre mille chili di marijuana sbarcata poco prima a Torre a Mare dall’Albania, intercettare in autostrada a Grottaminarda e a Vasto due corrieri italiani mentre trasportavano 13 chili di stupefacente destinato a Salerno e a Tortoreto, arrestare due corrieri albanesi con 8 chili di stupefacente a Scicli (Rg) dopo essere scesi da un autobus proveniente da Bari, individuare un altro deposito a Mola di Bari all’interno del quale sono stati sequestrati oltre cinquanta chili di droga, ivi compreso un panetto di cocaina purissima.
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