Blue Belle è il disco di debutto di Anna Belle: “É il racconto dei miei ultimi anni blue”

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Anna Belle

“Quando ho scritto queste canzoni cercavo una finestra sul mio mondo, abbracciavo la chitarra, parlavo e cantavo suoni che a poco a poco sono diventati parole, storie, racconti”

Venerdì 18 giugno 2021 per Romolo Dischi (e in distribuzione Pirames International) è uscito il primo EP di Anna Belle dal titolo Blue Belle. Un nuovo capitolo definitivo che svela finalmente il mondo della “cantautrice di stanza” a Milano. La storia di una timida anima melanconica e cosmopolita che rielabora in musica la vita vissuta e sognata a diverse latitudini.

Anna Belle ci ha gentilmente concesso un’intervista.

“Blue Belle” è il tuo disco di debutto, di che cosa si tratta?

Blue Belle è il racconto dei miei ultimi anni blue! Quando ho scritto queste canzoni cercavo una finestra sul mio mondo, abbracciavo la chitarra, parlavo e cantavo suoni che a poco a poco sono diventati parole, storie, racconti. Ne è uscita fuori una romantica storia cosmopolita!

Cosa vuoi trasmettere con questo lavoro?

Blue Belle è un lavoro autobiografico. Volevo raccontare quello che stavo vivendo e scrivere queste canzoni per me è stato catartico. Parla d’amore e delle sue declinazioni: sogno, passione, slancio, mancanza e desiderio! Parlare d’amore per me è sempre un atto di coraggio, un percorso di conoscenza e con questo lavoro diventerà un momento di scambio. Il titolo infatti è ispirato dal nome del fiore -quasi omonimo per suono- “Bluebell”, noto anche come fiore della condivisione. Per questo l’EP si presenta come un racconto a cuore aperto pronto per essere condiviso e mi auguro che queste canzoni possano fare il giro del mondo, parlare alle persone superando ogni tipo di barriera: culturale, geografica, anagrafica…

Come vivi questo tuo esordio discografico?

Con molto entusiasmo e anche con grande concentrazione. Il tutto contraddistinto dalla mia attitude un po’ naive che è poi la stessa con cui vivo e che mi permette di emozionarmi anche per le cose più semplici. Ora ad esempio sono impegnata in sala prove dove sto preparando il live di questo progetto e allo stesso tempo lavorando alla stesura di nuovi brani in un processo di composizione a quattro mani. Quindi sono già oltre il momento dell’esordio, penso al futuro e lo preparo restando sempre aperta a nuove forme di collaborazione.

Come ti sei avvicinata al mondo della musica?

Sono cresciuta ascoltando tanta musica: dal folk al country al jazz. In realtà la mia prima passione è sempre stata cantare e desideravo accompagnarmi con uno strumento per sentirmi completa nell’esecuzione. Con la chitarra però è stato un amore a prima vista e poi mi piacevano le canzoni dei Beatles, di Lucio Battisti di Joan Baez! Purtroppo a 7 anni le mie mani erano ancora troppo piccole per muoversi sulla tastiera della chitarra, ho dovuto aspettare di compiere 9 anni per riceve finalmente tra le braccia la prima vera chitarra acustica. Nel frattempo però mio nonno aveva costruito per me un modellino di chitarra su misura, era il mio oggetto preferito!