Finora il Governo Draghi ha approvato una serie di misure per mitigare gli aumenti delle tariffe energetiche che ammonta complessivamente a 10,2 miliardi: 4,7 erogati per la seconda parte del 2021, altri 3,8 sono stati introdotti con la legge di Bilancio 2022 a cui si sommano 1,7 miliardi stanziati ieri per decreto. La percentuale di abbattimento dei costi addizionali in capo a famiglie e imprese prevista nel 2022 è contenuta al 6%. Se non verranno trovate nuove risorse in grado di calmierare le bollette energetiche, molte attività imprenditoriali non reggeranno questi aumenti di costo e i soldi pubblici risparmiati dovranno essere spesi per pagare le Cig o l’indennità di disoccupazione ai lavoratori che si perderanno il posto.
Secondo la Cgia, nelle settimane scorse sono quasi 1,8 milioni gli addetti che lavorano nei settori cosiddetti energivori. Se questi rincari dovessero perdurare per una buona parte del 2022, non è da escludere che 500 mila rischiano, anche temporaneamente, di stare a casa. Tra maggio e dicembre 2021 gli aumenti energetici sono stati del +302% e del +346% per il gas (prima dell’estate il prezzo era attorno ai 70 euro per megawattora, a fine anno a 281,2 euro). Il costo per il gas a maggio era di 25,4 euro per megawattora, 7 mesi dopo è salito a 113,3 euro.
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