“Le misure di incentivo legate alla ricostruzione nelle zone colpite dal sisma sono e vanno tenute concettualmente distinte dal cosiddetto superbonus”, spiega Bagnai. “Nel cratere del sisma gli incentivi fiscali intervengono per indennizzare i proprietari degli extra costi derivanti dall’eccezionale aumento delle materie prime, aumento causato in parte proprio dalla natura distorsiva del superbonus. In assenza di questo indennizzo il Governo dovrebbe rivedere i parametri del contributo alla ricostruzione, sostenendo comunque un esborso, per assicurare i diritti dei proprietari colpiti dal sisma. Si sta lavorando per tenere conto di questo dato di fatto nel testo del decreto, che deve ancora uscire e naturalmente sarà sottoposto al vaglio parlamentare”.
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