Isobel Campbell non è estranea a navigare nei tumulti. Nel suo album precedente, ‘There Is No Other’ (2020), è riemersa dopo oltre un decennio di silenzio, presentando un gioiello folk psichedelico raffinato, intrigante e di ricerca. Quattro anni dopo, Campbell amplia la sua sperimentazione con ‘Bow To Love’, l’atteso album in arrivo il 14 giugno, un insieme di riflessioni morbide ma taglienti sulle crisi moderne, non fermandosi alla semplice diagnosi dei problemi, ma indagando su come poter progredire, personalmente, intimamente.
Il risultato è un album di superfici luccicanti e maree instabili, un disco profondamente personale in bilico tra speranza e disperazione. “L’album parla di ciò in cui ci troviamo tutti in questo momento, della vita di ognuno come microcosmo all’interno di un sistema infinitamente più grande” afferma Campbell, prima di suggerire come esporre gli orrori moderni potrebbe rivelarsi liberatorio. “L’amore fa emergere tutto ciò che è diverso da sè allo scopo di guarire e liberare. Forse queste cose orribili stanno venendo fuori in modo che possiamo sbarazzarcene e procedere per il meglio”.
Fortemente in sintonia con le disuguaglianze, Campbell mette in luce la mascolinità tossica nella luminosa ‘Everything Falls Apart’, un brano avvolgente che incornicia un appello a smascherare il potere patriarcale in preparazione a ‘un nuovo inizio’: “anche le parole che vengono usate per insultare un uomo spesso incolpano la donna, per esempio ‘figlio di puttana'” sottolinea.
L’incantevole pshyco-folk di ‘Spider to the Fly’ e ‘Second Guessing’ aggiungono temi di ‘abuso narcisistico’, dando mordente alla visione dell’album sulle relazioni. Alcuni brani sono stati concepiti per la prima volta nel 2016, quando la Brexit e Trump hanno esacerbato quella che Campbell descrive come ‘tensione reale’ tra le persone. Tra il suo ritmo dolcemente jazz ed un arrangiamento coinvolgente, ‘Do Or Die’ mette in primo piano la forza dell’animo di fronte ad ansie tormentose. Anche il soul-pop di ‘Keep Calm Carry On’ ha preso forma nel 2016, quando Campbell si trovava nell’appartamento di sua zia a Yoker ed il collaboratore e co-produttore Chris Szczech le ha inviato un messaggo da New York riguardo al voto sulla Brexit. “Chris diceva: ‘sembra che succederà’ e io ho risposto: ‘assolutamente no’. In realtà, è successo.”
‘4316’, il primo singolo pubblicato, è una sfida robo-folk-pop all’idea che la tecnologia potrebbe generare una nuova fase nell’evoluzione umana. Privilegiando la comunicazione onesta e dignitosa rispetto all’intelligenza artificiale, Campbell ha una visione negativa della nostra cultura “amico, non amico, blocco, sblocco”. “L’altro giorno stavo parlando con un autista Uber e ho detto ‘non voglio vivere in un videogioco’. E lui ha detto: ‘bene, lo siamo’. Mi sento come se stessi offrendo un essere umano alla mercé dell’intelligenza artificiale”.
Lo swing della title-track applica quel pensiero complesso ai miti sull’amore. “Non è sufficiente inchinarsi all’amore. Sono cresciuta amando i Beatles e ‘All You Need Is Love’, ma a volte l’amore non è abbastanza. A volte l’amore può diventare traballante, fa emergere tutto – buono, brutto, cattivo – e può spingere i tuoi pulsanti”.
A chiudure il disco, la calda cover di ‘Why Worry’ dei Dire Straits, che ignora qualsiasi disprezzo hipster per la band di Mark Knopfler per trovare un pò di consolazione nel cuore della canzone. “Non ho mai creduto veramente a tutta quella roba hipster. Se qualcosa mi parla, mi parla. Mio padre aveva tutti quei dischi e io li cantavo sempre nella mia testa” afferma Campbell.
Nel creare ‘Bow To Love’ Isobel ha scelto un ambiente che la stimolasse, registrando e co-producendo il disco con Szczech nel suo studio a Los Angeles. Il risultato è un album curioso, complesso, maturo, frutto di un’artista che ha viaggiato a lungo e lontano.
Isobel Campbell viene notata per la prima volta come membro co-fondatore dei Belle & Sebastian, prima di pubblicare due album solisti dream-folk e lasciare nel 2002 i B&S. Seguono altri due dischi a suo nome e l’incontro con il rock penetrante di Mark Lanegan, con cui ha pubblicato tre supendi album collaborativi.
Dopo il matrimonio con Chris Szczech, Campbell si trasferisce da Glasgow a Los Angeles. Un decennio di problemi con la precedente etichetta porta alla nuova firma con Cooking Vinyl e alla pubblicazione di ‘There Is No Other’, prima che “il mondo andasse a rotoli” a causa della pandemia, come afferma Campbell, che, prosegue dicendo che i problemi del mondo sono chiari. “Chiunque abbia due occhi, un cervello ed un cuore può vedere che le persone stanno lottando. Suppongo di avere molti pensieri a riguardo. Ed è questo ‘Bow To Love”.
Un album che contiene anche riflessioni su come il futuro rimanga non scritto e nelle nostre mani. Tra perspicacia e cura, ‘Bow To Love’ è luce nell’oscurità di tempi incerti.
1. Everything Falls Apart
2. Do Or Die
3. Spider To The Fly
4. Second Guessing
5. Bow To Love
6. 4316
7. Dopamine
8. Keep Calm Carry On
9. Saturday’s Son
10. Take This Poison
11. Om Shanti Om
12. You
13. Why Worry
L'Opinionista® © 2008-2024 Giornale Online
Testata Reg. Trib. di Pescara n.08/08 dell'11/04/08 - Iscrizione al ROC n°17982 del 17/02/2009 - p.iva 01873660680
Pubblicità e servizi - Collaborazioni - Contatti - Redazione - Network -
Notizie del giorno -
Partners - App - RSS - Privacy Policy - Cookie Policy
SOCIAL: Facebook - Twitter - Instagram - LinkedIN - Youtube