Politica

Braccianti agricoli e comparto agroalimentare, Patuanelli incontra il SiFUS

ROMA – Finalmente buone notizie per i braccianti agricoli italiani e per il comparto agroalimentare. Arrivano dall’incontro positivo di questa mattina, svoltosi a Roma, tra il Ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli, il suo staff e i vertici nazionali del SiFUS, rappresentato dal segretario generale Maurizio Grosso e dai segretari nazionali Lino Masi per i braccianti agricoli ed Ernesto Abate per i Consorzi di Bonifica.

Durante questo proficuo tavolo romano, durato più di un’ora e svoltosi presso la sede del Ministero alle Politiche Agricole, diversi sono stati i temi affrontati sui quali le parti hanno discusso e si sono confrontate raggiungendo una piena intesa, per addivenire a una giusta soluzione imminente e prossima: dal tanto auspicato e agognato “bonus” rivolto ai braccianti agricoli, all’attesa riconferma delle giornate lavorative dell’anno precedente, dal punto di vista assistenziale e previdenziale; ma si è parlato anche del piano programmatico per superare il lavoro nero, quello grigio e il caporalato, affrontando in ultimo il superamento dell’attuale PAC come rivendicato dall'”alleanza per la sovranità alimentare”.

Si ritiene più che soddisfatto il segretario generale del sindacato nazionale SIFUS CONFALI, Maurizio Grosso, “poiché oggi – afferma – con il ministro alle Politiche Agricole abbiamo affrontato questioni delicate sulle quali il senatore Patuanelli si è assunto responsabilità importanti. Tuttavia saremo vigili perché si passi dalle parole ai fatti”. Lino Masi, segretario nazionale “Braccianti agricoli” del SIFUS, ci informa sui quattro punti sui quali si è dibattuto e gli impegni presi dal ministro Patuanelli. “Il primo punto -sostiene Masi – riguarda il ‘bonus ai braccianti agricoli’ che verrà inserito nel decreto ‘ristori bis’ e che dovrebbe essere pubblicato tra la seconda e la terza settimana di maggio, tanto che sono stati già stanziati 670 milioni di euro grazie ai quali potranno essere erogati 1.200 euro una tantum ad ogni lavoratore agricolo a tempo determinato che potrà percepire perfino in maniera automatica, a condizione che, nel 2020, abbia lavorato minimo 50 giornate e non goda del reddito di cittadinanza o di emergenza o di pensioni”.

“Ancora il ministro – aggiunge Masi – condivide la riconferma delle giornate così come rappresentata dal SIFUS, ma non può inserirla nel decreto ‘ristori bis’ poiché già formalmente definito. Tuttavia, in occasione della discussione in aula del decreto in questione si impegna a sostenere qualsiasi parlamentare che proporrà un emendamento che vada in questa direzione. Ovviamente, già oggi, il SiFUS ha coinvolto alcuni tra deputati e senatori di diverse forze politiche – tra cui lo storico attivista ennese del Movimento 5 Stelle, il senatore Fabrizio Trentacoste – al fine di presentare l’emendamento che mira a riconfermare le giornate 2020”.

“Come terzo punto – prosegue Lino Masi – sempre il ministro si è detto d’accordo con noi sulla necessità di affrontare e contribuire a superare i temi del lavoro nero, grigio e del caporalato nonostante sia di stretta competenza del Ministero del Lavoro; in questa direzione attende il documento che gli verrà inviato dal SIFUS e che verrà presentato in conferenza stampa dall‘alleanza per la sovranità alimentare’, tra una quindicina di giorni, presso la Camera dei Deputati. Infine, per quanto concerne il quarto e ultimo punto sul quale si è dibattuto, il Ministero alle Politiche Agricole ha condiviso e si batterà per inserire nella nuova PAC la premialità per le aziende che producono cibo sano ed impiegano braccianti agricoli a cui viene rispettato il CCNL”.

Sulla scorta di quanto ottenuto dal ministro Patuanelli, il segretario nazionale per i “Consorzi di Bonifica”, Ernesto Abate (che, come Grosso e Masi, è intervenuto durante l’incontro) dichiara che “il gruppo dirigente del SIFUS è soddisfatto, ma rimarrà vigile affinchè quanto dichiarato dal Ministro si trasformi in fatti concreti, auspicando la giusta tempestività sulle risposte che dimostri la buona volontà che egli ci ha rassegnato ed assicurato, per il bene dei braccianti agricoli e del comparto agroalimentare”.

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Redazione L'Opinionista

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