MILANO – Ancora 66/67 milioni i tappi di bottiglie di spumanti che si stapperanno (-12% rispetto ai 75/76 milioni del 2019) nei 30 giorni fatidici di feste e di fine anno. Un brindisi che non mancherà sulle tavole degli italiani, ma virtuale. Più consumi domestici, più regali con sole bottiglie di spumante. enoteche e gastronomie euforiche. Le bollicine italiane non crollano, ma cambiano scenari, modi, tempi, piaceri, convivialità. Purtroppo un danno economico molto pesante: 60 mio/euro in meno in cantina; oltre 150 mio/euro al consumo in poco più di un mese. Si potrebbe pensare a un contenimento del danno, se non si avesse già perso il 18% in valore e il 20% in volumi nei precedenti mesi per i vini in generale.
E-commerce e pacchi dono, un +8% di volumi nella Gdo per i vini spumanti e un +3% per i vini fermi, riducono le perdite. “Vogliamo rinunciare il meno possibile, puntiamo sulla convenienza, lasciare alle spalle un anno horribilis”: queste le risposte quasi unanimi degli italiani intervistati, come succede dalle festività del 1991, da osservatorio.ovse. Il 2020, però, sarà l’anno peggiore del trentennio per il vino italiano. Giù spedizioni e distribuzione Horeca, boom e-commerce e digital experience. Gda cardine della resilienza. I “ristori” promessi non arrivano e i danni al mercato del vino di Natale superano già i 150 milioni di euro al consumo.
Altri due dati emergono dall’indagine Ovse: tenuta, se non aumento, sia degli acquisti che delle spedizioni in enoteca e per pacchi regali. Meno pacchi misti, più confezioni (+14%) di sole bollicine: proporre la briosità come scacciaproblemi, un po’ euforia per andare oltre. Questa la motivazione dichiarata dal 70% degli intervistati. Meno convivialità in presenza, ma più condivisione, più partecipazione a distanza, ma anche più frugalità. Le bollicine italiane reggono ancora il confronto. Molto meno bene le bollicine francesi.
Fra brindisi virtuali, bottiglie a casa, acquisti in gastronomie e enoteche, regali, il boom dell’e-commerce e il trend della Gda fanno ben sperare anche per il dato complessivo annuale. Nel 2019 si toccò il record di 75/76 mio/bott nazionali stappate solo per le Feste di fine anno. Quest’anno, sulla base degli ordini anche anticipati di settembre e fatture emesse, spedizioni, acquisti, consegne, regali – un po’ a sorpresa – emerge un dato non catastrofico: si stimano 66-67 milioni di bottiglie (-11/12%) pronte per essere stappate. Mancano tutte le bottiglie della ristorazione, dei bar notturni e delle discoteche.