Poi ha aggiunto: “Negli Stati Uniti è il presidente a sottrarre questo strumento all’opportunismo delle parti: dei partiti, degli Stati, delle corporazioni. In Italia, per fortuna, per ragioni storiche, abbiamo un livello di contrattazione, di relazioni industriali, molto forte, molto espanso e molto denso, che dà più garanzie. Pensare a un Parlamento che, in vista delle elezioni, definisca un salario minimo, anche a 9 euro lordi, non mi rassicura”.
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