Così il ministro della pubblica amministrazione Renato Brunetta, che aggiunge: “Altro dato positivo è quello derivante dal confronto del tasso di crescita del nostro Pil con quello delle altre due principali potenze economiche europee, Germania e Francia. La prima è cresciuta, nello stesso trimestre, del +1,5%, mentre la seconda soltanto del +0,9%. Il nostro Paese si è rivelato così essere la vera locomotiva della ripresa europea nella prima parte dell’anno”.
E infine: “Dopo la pubblicazione dei dati dell’Istat, inoltre, le stime di crescita del Pil annuale dovranno essere necessariamente riviste tutte al rialzo, perché quelle attuali sono basate su ipotesi non più veritiere di aumento del Pil del secondo trimestre. È possibile, quindi, che la crescita si attesti verso il +6%, un risultato che nessun previsore osava nemmeno sperare all’inizio dell’anno. Positivo anche il dato sulla disoccupazione, scesa a giugno dal 10,2% al 9,7%. Un’altra sorpresa per gli analisti, che si aspettavano, invece, un aumento al 10,4%. Per coloro che attendevano di vedere se l’insediamento del Governo Draghi avrebbe portato in dote la tanto attesa svolta per la nostra economia, i dati di oggi rappresentano la miglior conferma: il momento Draghi è davvero il game changer per il nostro Paese. Basta solo non farci del male”.
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