ROMA – “Non è vero che la mafia si afferma laddove c’è sottosviluppo. Non è un fenomeno endemico tipico dei Paesi poveri. Prova ne sia che ha saputo insinuarsi come forza prepotente nelle economie più sviluppate. Il suo modello ormai si è riproposto ovunque. Essa penetra quando lo Stato e le sue amministrazioni non sono in grado di tessere una rete di rapporti positivi ed efficienti nella vita sociale”.
Così Renato Brunetta, che aggiunge: “La cattiva burocrazia, anche quando non fosse colonizzata da cellule mafiose maligne, è il punto di massima fragilità del sistema, con la sua inefficienza e vischiosità pompa l’acqua nella vita sociale dove nuotano i pescecani della criminalità organizzata, che forniscono servizi alternativi, senza bisogno di saltare da uno sportello all’altro”. Il ministro ne parla oggi su ‘La Repubblica – Palermo’.