Così Renato Brunetta, che aggiunge: “La cattiva burocrazia, anche quando non fosse colonizzata da cellule mafiose maligne, è il punto di massima fragilità del sistema, con la sua inefficienza e vischiosità pompa l’acqua nella vita sociale dove nuotano i pescecani della criminalità organizzata, che forniscono servizi alternativi, senza bisogno di saltare da uno sportello all’altro”. Il ministro ne parla oggi su ‘La Repubblica – Palermo’.
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