ROMA – “Usciamo da un decennio caratterizzato dallo svuotamento della rappresentanza e dalla progressiva marginalizzazione dei corpi intermedi, in nome di un’utopia falsificatrice che ha creduto di ridurre la sovranità all’esercizio del diritto di voto. Ma l’illusione di una società disintermediata si è infranta sulle crisi globali dell’ultimo triennio, la pandemia e la guerra in Ucraina tra tutte, di fronte alle quali le democrazie hanno espresso la migliore difesa quanto più hanno messo in gioco la pienezza della propria dialettica, attivando cooperazioni e solidarietà capaci di fronteggiare l’emergenza. Le grandi transizioni in atto non sono prive di effetti asimmetrici. C’è il rischio di aprire un solco tra chi ne trae benefici e chi le subisce. Servono politiche mirate ad ammortizzarne i costi sociali e a tutelare i più fragili e in questo i veri protagonisti non posso che essere i corpi intermedi della società. Oggi è l’ora dei corpi intermedi”.
Così il presidente del Cnel, Renato Brunetta, nel suo intervento al Comitato esecutivo di Unioncamere.