TERMOLI – Sabato 23 settembre l’artista Salvatore Arancio sarà protagonista al MACTE della presentazione del gruppo di opere Bruno’s House, realizzate per il museo grazie al bando PAC2021 Piano per l’Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. L’artista sarà inoltre protagonista di una mostra personale al MACTE a giugno 2024.
Il nucleo di opere per il MACTE nasce dalle suggestioni scaturite dalla visita di Salvatore Arancio al Bruno Weber Park in Svizzera, parco costruito dall’architetto e artista svizzero tra la metà degli anni Sessanta e l’inizio dei Duemila, ispirato dalla mitologia orientale e dai racconti popolari europei. Luogo fuori dall’ordinario, il parco ospita sculture che si possono toccare, attraversare e utilizzare, e che stimolano un’esperienza estetica immersiva: un contro-mondo, che secondo Weber propone la dimensione surreale in contrasto alla realtà sempre più desolata dagli sviluppi tecnologici ed economici della seconda metà del XX secolo.
Salvatore Arancio ha trasposto l’immaginario fantasmagorico di Weber in una nuova serie di sculture che prosegue la sua produzione in ceramica con smaltature fiammeggianti realizzate durante una residenza in Ungheria, e in una nuova produzione di formelle in bronzo. Queste ultime andranno a comporre una seduta installata permanentemente nel giardino del MACTE, che sarà inaugurata sabato 23 settembre insieme agli altri lavori che compongono il progetto Bruno’s House che entreranno a far parte della collezione permanente del museo.
Bruno’s House è anche il titolo di un video che racconta il viaggio psichedelico dell’artista tra le architetture e le sculture che animano il parco, con riprese di Arancio e musiche originali del musicista Robin Rimbaud-Scanner: il trailer è già visibile su MACTE Digital, insieme ad alcune immagini della lavorazione in fonderia.
Salvatore Arancio (Catania, 1974) attraverso la ceramica, l’incisione, il collage, l’animazione e il video, indaga il potenziale delle immagini. Ogni aspetto della sua pratica infatti interseca le loro origini e rappresentazione: siano esse naturali e artificiali, minerali e vegetali, scientifiche e mitologiche, mirando a creare una sorta di atlante della confusione. I suoi lavori sono stati esposti in istituzioni e rassegne internazionali, tra cui: La Biennale di Venezia (2017); MO.CO, Montpellier, (2022); MAXXI, L’Aquila (2021); Museo del Novecento, Firenze (2019); Bardo National Museum, Tunisi (2019); Foundacion Arte, Buenos Aires (2016); BI- CITY Biennale of Urbanism/Architecture, Shenzen (2020); Hayward Gallery, Londra (2022); Manif D’Art 5, The Quebec City Biennal, Canada (2010); Prague Biennale 4 (2009); Whitechapel Gallery, Londra (2018); Kunsthalle Winterthur, Svizzera (2016); Museo Tamayo, Messico (2013).
Bruno’s House
Idea e realizzazione/Idea and making | Salvatore Arancio
Riprese e montaggio video/Video shooting and editing | Salvatore Arancio
Sonorizzazione video/Video Soundtrack | Robin Rimbaud-Scanner
Lavorazioni/Work stations and teams | Ferenc Halmos, Márkó, Veszprém, HU; Fusioni d’Arte 3V, Origgio (VA)
Foto/Photos | Gianluca Di Ioia
Prodotto da/Produced by MACTE Museo di Arte Contemporanea di Termoli
Supportato da/ Supported by PAC2021 – Piano per l’Arte Contemporanea promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura
Il progetto è vincitore di PAC2021 Piano per l’Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
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