Economia

Bruxelles cauta su linee guida bilanci per l’incertezza Ucraina

Paolo Gentiloni

BRUXELLES – La Commissione europea ha pubblicato oggi un’attesa comunicazione sugli orientamenti di politica di bilancio degli Stati membri per il 2023 molto al di sotto delle aspettative, probabilmente a causa della situazione di grande incertezza economica creatasi dopo l’attacco militare russo all’Ucraina. Gli orientamenti, presentati a Bruxelles in conferenza stampa dal vicepresidente esecutivo della Commissione, Valdis Dombrovskis, e dal commissario Ue all’Economia Paolo Gentiloni, erano stati preannunciati nelle scorse settimane (prima dell’invasione dell’Ucraina) proprio da Gentiloni e Dombrovskis come una “comunicazione interpretativa” simile a quella che nel gennaio 2015 aveva introdotto più flessibilità nell’attuazione del Patto di Stabilità.

In particolare, si trattava di chiarire come la Commissione avrebbe applicato le regole di bilancio l’anno prossimo, nel periodo fra la disattivazione, alla fine di quest’anno, della clausola generale di sospensione del Patto di stabilità durante la pandemia, e l’attuazione dell’attesa riforma del Patto stesso, ancora da concordare, che entrerà in vigore non prima della fine del 2023.Ma, come ha riconosciuto Dombrovskis, la guerra in Bielorussia ha cambiato le prospettive: “Siamo in un periodo di grande incertezza, dobbiamo monitorare di continuo la situazione economica. Siamo di fronte a una situazione totalmente nuova con la guerra sul suolo europeo”.

“Questi orientamenti – ha continuato il vicepresidente della Commissione – hanno un certo valore per fornire dei punti fermi agli Stati membri, ma c’è meno chiarezza di quella che ci sarebbe stata se avessimo avuto una situazione politica ed economica stabile. C’è stata persino una discussione sull’opportunità di pubblicare la comunicazione. Ma d’altra parte – ha ricordato – anche all’inizio del 2020” quando è scoppiata la pandemia, “c’era molta incertezza; allora avevamo ritenuto che questo non comportava che non dovessimo più dare orientamenti e non potessimo coordinare più nulla. Decidemmo di dare comunque le linee guida, aggiustandole man mano che la situazione si evolveva, ed è andata bene. Perciò – ha concluso Dombrovskis – è importante che anche in questa situazione attuale forniamo alcuni orientamenti”.

Il fatto nuovo, annunciato durante la conferenza stampa, è che l’indicazione della fine dell’anno per la disattivazione della clausola di sospensione verrà rivista “in primavera”, sulle base delle previsioni economiche aggiornate della Commissione. Questo significa che la sospensione potrebbe essere prorogata se gli effetti economici della crisi russo-ucraina avranno davvero un impatto grave sull’economia, come per esempio se venissero bloccate tutte le importazioni di gas dalla Russia.Altro annuncio, questo ampiamente scontata, è che non verrà applicata la regola della riduzione annuale di 1/20 del debito/Pil eccedente la soglia del 60%. “Questo fa parte dei nostri orientamenti di bilancio per il 2023”, ha detto Dombrovskis. Ma sui bilanci degli Stati membri nel 2023 alla fine è passata la linea di non sbilanciarsi per ora, vista la situazione.

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Redazione L'Opinionista

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