ROMA – “Siamo stati e rimaniamo i primi sostenitori del Governo Draghi. Ne abbiamo riconosciuto i risultati in termini di discontinuità su molti aspetti, dall’aumento dei luoghi vaccinali, al numero di somministrazioni di vaccini, alla sostituzione di Arcuri con Figliuolo. Ma con altrettanta nettezza e obiettività devo dire che la conferenza stampa di oggi è stata vaga e confusa”. Così Carlo Calenda, leader di Azione, in riferimento all’incontro del premier con i giornalisti per fare il punto della situazione.
“Non c’è ancora una road map per uscire dalla crisi. Con quali dati si riapre? Si può riaprire con tutti i fragili vaccinati con almeno una dose come proposto da Azione, seguendo il modello inglese? Quali misure per le regioni che non seguono le direttive? Possibile che non si sappia ancora cosa conterrà l’ordinanza di Figliuolo a poche ore dall’emanazione su questo tema fondamentale? E i ristori? E poi è il cittadino a dover rifiutare il vaccino se giovane o è dovere delle regioni e dello Stato non proporglielo? In questo momento abbiamo bisogno di un percorso chiaro, fattibile e basato sui fatti. Non è emerso”, conclude Calenda.