Calenda: “Il referendum sull’autonomia è sbagliato per ragioni pragmatiche”

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ROMA – “Il referendum sull’autonomia lanciato da Landini ed entusiasticamente rilanciato da tutte le forze di opposizione tranne Azione è sbagliato per ragioni pragmatiche. Per raggiungere il quorum dovremmo portare a votare tredici milioni circa di italiani in più rispetto a quelli che hanno votato alle europee i partiti che lo propongono. Di fatto hanno scelto il campo più vantaggioso per la destra per combattere questa battaglia”. È quanto scrive sulla sua pagina Facebook il leader di Azione Carlo Calenda.

“I voti di destra si salderanno con l’astensione”, aggiunge. “E se, come gli stessi promotori giudicano probabile, il quorum non verrà raggiunto Meloni potrà legittimamente sostenere che tutte le forze sindacali e politiche di opposizione unite, sono minoranza nel Paese. Quando la politica diventa una rincorsa a chi la spara più grossa rischia davvero di finire male. Quando il referendum ci sarà voteremo per l’abolizione dell’autonomia ma riteniamo lo strumento sbagliato”.

E conclude: “Ultima considerazione: forse varrebbe la pena domandarsi quali sono i problemi del Sud (che ne ha tantissimi) indipendentemente dall’autonomia. E qui emerge il limite del Fronte Popolare in versione italiana da Renzi a Landini: non produce mai una proposta, perché non è d’accordo su nulla”.