Calenda non esclude di scendere in campo personalmente per contrastare Conte: “È incredibile – scrive su Twitter il leader di Azione – il livello di sottomissione del Pd al Movimento Cinquestelle. Incredibile. Non esiste alcun Ulivo 2.0 ma semplicemente un patto di potere tra due classi dirigenti prive di coraggio, spinta ideale e coerenza. Contrasteremo questa scelta”.
Fa eco a Calenda Michele Anzaldi (Iv): “Candidare Conte nel collegio che Gentiloni e il Pd di Renzi vinsero nel 2018 contro M5s-destra, e dove la Lista Calenda è arrivata prima alle comunali di due mesi fa, significa mettere a rischio quel seggio. Serve una candidatura riformista, altrimenti vince il centrodestra”.
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