ROMA – Ci vuole carattere, preparazione, solarità e tanta voglia di fare per essere una brava wedding planner.
Nome che Camelia Lambru ricopre a pieno! Nata a Bucarest, scopre sua la passione per organizzazione di eventi appena terminati gli studi in Romania lavorando per la fiera internazionale Romexpo Bucarest.
Lavora poi, ottendendo sempre ottimi consensi, presso il “Centro Informazione e Educazione allo Sviluppo” dove, oltre all’incarico di responsabile dei progetti europei, le viene affidato il ruolo di organizzazione di congressi, convegni e workshop su tutto il territorio italiano. Ma è nel 2012 che nasce la sua agenzia My Perfect Wedding con cui ha organizzato (e organizza tuttora) innumerevoli matrimoni religiosi, civili e simbolici, oltre che matrimoni a tema, luxury weddings e matrimoni vip.
Attualmente tiene abitualmente corsi di wedding planner e di personal shopper presso la rinomata Università Popolare di Roma. Segnaliamo infine che è pure membro dell’associazione europea wedding planner.
Camelia, presentati ai nostri lettori con pregi, vizi e virtù…
“Dagli ultimi sondaggi che ho fatto e dai feedback che mi arrivano, sul primo posto viene confermata l’empatia seguita poi dalla capacità di infondere serenità, che mi risulta una new entry, invariate – invece – rimangono la pazienza e la solarità. Ho smesso di avere dei vizi, ma non toglietemi i dolci”.
Qual’è il pregio che ami particolarmente negli altri?
“La positività, l’entusiasmo per la vita in generale, la voglia di creare e di migliorarsi, e soprattutto adoro le persone che si alzano la mattina col sorriso e vedono soluzioni dove gli altri vedono, o cercano solo problemi”.
E il difetto che proprio non sopporti?
“La mancanza di puntualità, le persone sempre arrabbiate e gli stanchi cronici”.
Veniamo a parlare di argomenti più femminili, con una domanda a bruciapelo: sai cucinare? Come sei messa ai fornelli?
“Cucino e anche molto bene. Sai, ho fatto tanti corsi di alta cucina con i chef stellati; i miei piatti sono tutti del tipo “ricette creative” spesso con frutta e fiori. Mi piace cucinare per gli altri; ho fatto anche cene social eating a casa mia per gente che non conoscevo ed è stato bellissimo”.
Se non erro tra i requisiti di una brava moglie ci sta quello di essere una brava cuoca, ma se in quel campo si è delle frane, che si può fare?
“Non mi piace molto l’equazione brava cuoca= brava moglie. Ci vuole ben altro credo per essere una buona compagna di viaggio in questa avventura che si chiama matrimonio. Del resto – se ci pensi – anche i mariti cucinano e la maggior parte degli chef sono uomini!
Però non è difficile cucinare: io faccio piatti “elaborati” in apparenza, in realtà sono facili e veloci, magari presentati in modo creativo, colorato come un quadro. I piatti devono essere accattivanti, ti devono mettere di buon umore! Come in tutte le cose, bisogna amare quello che si fa, altrimenti ci si può sempre rivolgere ad uno personal chef che arriva a casa e ti prepara tutto”.