In Italia è stimata una produzione di 2,2 milioni di tonnellate, il 29% di mele in più rispetto al 2017, ma in perdita del 6% rispetto al triennio 2014-2016
ROMA – “Positive le previsioni sul raccolto di mele nella campagna 2018: i volumi tornano a salire e si posizionano nella media degli ultimi anni”. Ne dà notizia Confagricoltura riportando le stime emerse in occasione di Prognosfruit a Varsavia, dove i produttori melicoli europei si sono riuniti come ogni anno per fare il punto sulla campagna in corso.
Le stime di produzione per il 2018 prevedono, come riportano i dati diffusi da Assomela e Cso, un raccolto europeo di mele di 12 milioni e 611mila tonnellate, in recupero del 36% rispetto ai volumi ampiamenti deficitari dello scorso anno e addirittura in aumento del 3% sulla produzione media del triennio 2014-2016. In Italia è stimata una produzione di 2,2 milioni di tonnellate, il 29% di mele in più rispetto al 2017, ma in perdita del 6% rispetto al triennio 2014-2016.
Per quanto riguarda gli altri Paesi, rispetto alla media del triennio, risultano in flessione la Francia (-3%), la Germania (-5%), il Portogallo (-7%), la Spagna (-4%), il Belgio (-22%) e l’Olanda (-23%) soprattutto a causa della siccità e di temperature molto calde.
Circa le varietà, in Europa la Gala dovrebbe raggiungere il record di 1,45 milioni di tonnellate e la Red Delicious sfiorare le 700mila tonnellate. Abbastanza stabile è la produzione di Fuji mentre rispetto alla media del triennio 2014-2016 cala la Golden Delicious, che ad eccezione dello scorso anno, dovrebbe mostrare una delle più basse produzioni di sempre.
Entrando nel dettaglio dell’Italia, Francesco Donati, presidente della Federazione nazionale Frutticoltura di Confagricoltura dice: “Siamo tornati ai quantitativi medie degli ultimi anni dopo un’annata deficitaria come quella dello scorso anno. Dobbiamo tuttavia fare i conti con all’andamento meteo che sicuramente potrà ancora cambiare le carte in tavola da oggi a fine campagna melicola”.
Le avversità climatiche, come la grandinate degli ultimi mesi o i temporali che stanno imperversando negli ultimi giorni, hanno provocato qualche danno.
“I volumi del raccolto di mele di prima qualità – fa notare Donati – sono destinati a calare leggermente. In Romagna da fine aprile, ad esempio, è grandinato e si è rinunciato all’operazione di diradamento manuale per alleggerire le piante durante la quale ci siamo trovati di fronte a prodotto da succo e non da tavola”.