Incastonati tra zone verdeggianti, rocciose, oppure vulcaniche o desertiche, le Isole Canarie custodiscono gelosamente otto affascinanti piccoli borghi. Ciascuno con la propria identità, la sua storia e il proprio patrimonio culturale tramandato dai popoli che li hanno attraversati nei secoli.
Se da un lato spiccano per diversità paesaggistica e architettonica, dall’altro ad accomunarli sono il silenzio assordante dei vicoletti, il suono placido delle onde del mare o il sibilo del vento. È qui che il visitatore può riscoprire il piacere della lontananza dalla frenesia e la riscoperta della vita vissuta a ritmo lento.
Caratterizzato da un’architettura tipica fatta di case bianche costruite sui pendii delle montagne, il borgo di Agaete si trova nel nord-ovest dell’isola di Gran Canaria. Il suo centro storico si distingue per gli edifici del XIX secolo con i tipici cortili, così come per la chiesa della Concepción, circondata da una valle ricca e fertile. Ma per gustare davvero la “vita lenta” dell’isola, è imperdibile una passeggiata sul lungomare dell’incantevole villaggio di pescatori di Puerto de Las Nieves.
Esempio unico di città coloniale non fortificata, San Cristóbal de La Laguna, sull’isola di Tenerife, è stata la prima cittadina delle Canarie ad essere dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco grazie all’autenticità del suo impianto originale del XV secolo. Per godersi una passeggiata in questo borgo basterà perdersi tra le stradine e le piazze del borgo, con i suoi numerosi palazzi storici e religiosi: dalla Cattedrale neoclassica alla Chiesa del Cristo, dai palazzi di Salazar e Nava ai conventi di Santa Catalina e Santa Clara.
A sud di Lanzarote, invece, il Villaggio di Yaiza, conserva ancora i sapori della tradizione nelle sue case e nelle sue strade. Queste si caratterizzano per il bianco delle dimore tipiche di questo territorio e i toni ocra e neri del paesaggio vulcanico in cui si inseriscono, risultato di eruzioni avvenute nel corso del XVIII secolo. Non è da meno la ricchezza dei monumenti di interesse storico-culturale, come la Casa della Cultura Benito Pérez Armas o la chiesa di Nostra Signora di Los Remedios, ma è solo passeggiando per le sue vie che se ne apprezza l’essenza e il candore del silenzio.
Sempre a Lanzarote, ma più a nord, incastonato in uno dei palmeti più ricchi delle Canarie, la “Valle de las mil palmeras”, sorge Haría, un borgo che si trova all’ombra del vulcano La Corona. Tra le esperienze da non perdere vi è una visita alla Casa Museo del pittore, scultore e architetto César Manrique, un artista poliedrico che ha contribuito con le sue opere a regalare ancora maggiore fascino a Lanzarote, oltre che a uno degli edifici religiosi più antichi, l’eremo di San Juan Bautista. Seguendo poi la strada che porta in montagna, si può ammirare l’isola in tutta la sua bellezza, tra la terra verde e le coltivazioni punteggiate dal bianco dell’architettura tradizionale, il tutto nella tranquillità più totale.
Spostandoci nel nord-ovest dell’isola di La Gomera troviamo Vallehermoso, un borgo circondato da meravigliosi paesaggi naturali e campi terrazzati. Dalla collina spicca la Roque Cano, una formazione rocciosa considerata un simbolo di La Gomera. Ma la sua vera bellezza è tutta racchiusa nel suo centro storico attorno alla Plaça de La Constitución e ai quartieri di Triana e Vegueta, dove le case tipiche lungo le strade principali danno la sensazione di trovarsi in un tempo che sembra essersi fermato.
Primo punto di sbarco dei conquistadores castigliani del XV secolo sull’isola di La Palma, Tazacorte ospita l’unico museo europeo dedicato alla banana, frutto che ha ottenuto la certificazione di Indicazione Geografica Protetta. Il villaggio offre anche un complesso patrimoniale di grande valore storico e artistico nel quartiere di El Charco, dove si trovano le sue case nobiliari del XVI e XVII secolo. E dopo una visita a tutti questi beni artistici, ci si può rilassare tranquillamente sul lungomare.
Se si è invece alla ricerca di qualche tipico villaggio sul mare, Las Playitas a Fuerteventura non deluderà le aspettative. Situato a sud-est dell’isola, questo borgo è costellato di case bianche e azzurre che disegnano un incantevole paesaggio. Si compone di due zone: la prima è il centro dei pescatori vero e proprio, mentre la seconda è una vasta spiaggia di sabbia vulcanica dove praticare sport acquatici come il windsurf. A soli sei chilometri da Las Playitas si trova anche il faro di La Entallada, da cui si può godere una vista mozzafiato sul mare e sulla catena montuosa dei Cuchillos de Vigán.
Infine, sull’isola di El Hierro, tappa imperdibile di questo tour tra i borghi delle Canarie è sicuramente El Pinar. Appena si imbocca la strada che dalla capitale Valverde porta a questo piccolo villaggio, si rimane colpiti dal suo aspetto rurale, fatto di piccoli frutteti e prati punteggiati di alberi di fichi e mandorli. Giunti a El Pinar, si nota subito il suo paesaggio agreste e vulcanico, dove si respira ancora l’essenza della vita tradizionale di questi luoghi.
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