E’ quanto emerge dalla Relazione 2016 della Direzione centrale servizi antidroga, per cui – in particolare – il dato delle droghe leggere si spiega, da un alto, con la fase di riorganizzazione del traffico dell’hashish nel bacino del Mediterraneo, che, dopo i rilevanti successi del dispositivo di contrasto (174 tonnellate sequestrate tra il 2013 e il 2015), sta probabilmente diversificando le rotte d’importazione e, dall’altro, con la flessione delle importazioni di marijuana dai Balcani dovuta all’intensificarsi dell’azione repressiva svolta dalle forze di polizia albanesi.
Nel mirino degli investigatori finisce anche il “territorio virtuale” rappresentato da Internet, tanto nella sua dimensione “open” che nell’area oscura (“deep web”), dove pero’ l’azione di contrasto svolta dalle forze di polizia sta dando risultati sempre piu’ concreti.
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