A lanciare nuovamente l’allarme sul contagio da SARS-CoV-2 nelle carceri, come spesso è avvenuto durante la pandemia da Coronavirus, è Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria.
De Fazio spiega: “Se può ritenersi inevitabile che l’andamento della pandemia nei penitenziari segua il trend che si registra nel resto del Paese, questa accelerazione ci sembra persino più violenta, nonostante le misure di contenimento adottate dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria che, fatta eccezione per alcune possibili criticità territoriali, reputiamo sostanzialmente adeguate. Stando così le cose, si pone forte l’esigenza di un intervento del Governo che miri alla velocizzazione, senza tentennamenti e, almeno per le carceri, con una regia nazionale, delle vaccinazioni, al deflazionamento della densità detentiva e al potenziamento degli organici e degli equipaggiamenti del Corpo di polizia penitenziaria. Alla data di ieri erano 5.886 i detenuti e 16.459 gli operatori ai quali è stata somministrata almeno la prima dose vaccinale”.
E ancora: “Questo, fra l’altro, abbiamo chiesto alla Ministra della Giustizia, Marta Cartabia, nell’incontro che abbiamo avuto due giorni fa e su questo ci aspettiamo un forte segnale dal Governo. Del resto, era stato lo stesso Presidente del Consiglio, Mario Draghi, durante la replica alla discussione generale sulla fiducia a Montecitorio, a dichiarare che «non dovrà essere trascurata la condizione di tutti coloro che lavorano e vivono nelle carceri»: è giunto allora il momento di passare dalle parole ai fatti!”, conclude il leader della UILPA Polizia Penitenziaria.
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