Queste le dichiarazioni di Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria, in commento all’ordinanza N. 6/2021 del 9 aprile 2021 del Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, che detta nuove indicazioni per l’esecuzione della campagna vaccinale. “Naturalmente – prosegue il leader della UILPA Polizia Penitenziaria – ci auguriamo di essere smentiti con la stessa rapidità del 23 marzo scorso, ma con diversa efficacia, visto che ci troviamo punto e a capo! Le vaccinazioni nei penitenziari, comunità chiuse e in perenne emergenza, anche di carattere sanitario e pure a prescindere dal Coronavirus, non possono subire ritardi e tentennamenti, pena pesanti ripercussioni in termini di perdita di vite umane, ma anche di sicurezza e ordine pubblico; tuttavia, nostro malgrado, le rivolte del marzo dello scorso anno pare non abbiano insegnato nulla”.
“Eppure – prosegue De Fazio – secondo l’ultimo report ufficiale dell’8 aprile scorso erano ben 871 i detenuti e 683 gli operatori penitenziari positivi al Covid-19; solo qualche giorno fa, a Catanzaro, sono deceduti altri due detenuti, gli ennesimi, e un pesante tributo in termini di vite umane e già stato pagato anche dalla Polizia penitenziaria. Sono ancora vasti i focolai fra i ristretti a Reggio Emilia (115), Padova Due Palazzi (90), Catanzaro (74), Roma Rebibbia Femminile (70), Pesaro (64), Melfi (57), Asti (33), Parma (32) e Saluzzo (30); mentre fra gli operatori preoccupano soprattutto quelli di Parma (37), Napoli Secondigliano (31), Lecce (27), Reggio Emilia (26), Catanzaro (19), Torino (18), Napoli Poggioreale (17) e Foggia (16)”.
“Peraltro, da quanto possiamo dedurre, pare che non abbiano più priorità nelle vaccinazioni, oltre alla Polizia penitenziaria, neanche le restanti Forze dell’Ordine. A questo punto – conclude il Segretario della UILPA PP – dopo che pure la Ministra Cartabia aveva assicurato l’accelerazione delle vaccinazioni nelle carceri, ci appelliamo al Presidente del Consiglio, Mario Draghi, affinché ripristini e possibilmente velocizzi il precedente calendario di somministrazione del siero anti-Covid nei penitenziari, sia per i detenuti sia per gli operatori”.
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