Carmelo Piraino, pubblicato il disco d’esordio del cantautore: la tracklist [VIDEO]

171

Carmelo Piraino Non so se posso cover

Esce l’album d’esordio del cantautore siciliano Carmelo Piraino, Non so se posso. Ecco la tracklist del disco e il significato delle canzoni

Pubblicato l’album d’esordio Non so se posso, del cantautore siciliano Carmelo Piraino“Questo disco è arrivare in punta di piedi; è come bussare per entrare; è chiedere permesso”. Il disco è costituito da 9 tracce a cui hanno collaborato Manfredi Tumminello (chitarre e basso) e Manfredi Caputo (percussioni).

L’album è stato prodotto da Massimo Scalici. Il lavoro, provocatorio e ironico, racchiude la sua vita, i sentimenti e le sfaccettature di un animo alla ricerca di un senso. “Un senso tra ragione e sentimento, tra realtà e fatalismo, tra l’infinitamente piccolo e l’infinitamente grande, tra un bel tramonto e l’universo e tutti quei mille dubbi che ci appartengono come esseri umani. Sono tutti i contrasti e le sfumature del mondo”, spiega il cantautore.

La tracklist

Le canzoni sono 9. Sono tutte autobiografiche e girano intorno al concetto di pentimento, perdita, rammarico, tristezza e inadeguatezza. Ma tutto filtrato da un’allegria melodica che rende tutto fruibile all’ascolto. Non ci si prende sul serio pur denudandosi totalmente senza pudore. L’album si apre con Ho perso un’occasione. La canzone nasce da un pretesto di vita vissuta, perdere l’opportunità di conoscere una ragazza intravista nella confusione della stazione di Orte.

Qui c’è il pentimento, non avere il coraggio di avvicinarla e crearsi alibi. Trovarsi in treno e idealizzare quell’ipotetico incontro. Non sopporto che racconta di una storia d’amore e della paura di perdersi, fotografata dal ritornello “c’è una scadenza anche in ciò che è buono”: anche le storie più belle poi vanno a finire nella sopportazione anzi nella non sopportazione.

Il mio funerale nasce nel 2019 e vince il Premio Donida. Ironica e paradossale, la canzone riflette su un mondo che non ti dà veramente l’opportunità di scegliere nulla, se non la possibilità di pensare il proprio funerale. Allagamento racconta un attimo di vita vissuta, una quasi tragedia familiare scampata come se ne sentono nella cronaca. Una domenica pomeriggio a casa un’alluvione inonda casa e in meno di mezz’ora tutto distrutto all’improvviso finisce tutto.

Le altre tracce

Non so se posso è un brano di critica sociale che rastrella momenti più disparati di ovvie e vissute vicissitudini di storia contemporanea di un sistema che va al macero.  Burocrati, politici, Cinesi, Americani e Vaticano presi di mira senza esclusioni di colpi, ma con ironia: “Non so se posso dire tutto questo da ubriaco”. Madagascar è una canzone leggera, estiva, il classico “lascio tutto e vado ad aprire un bar ai caraibi”, che qui diventano Zanzibar e Madagascar. Odio, racconta dell’insoddisfazione che porta all’invidia, che a sua vola porta all’odio.

In Perdo tutto si descrive ironicamente la tendenza a perdere tutto distrattamente e per non cura anche i rapporti d’amore: “tutto parte dalla considerazione che in maniera reiterata le storie della mia vita poi finiscono e sempre alla stessa maniera si perdono senza a volte sapere il perché”, racconta Piraino.

L’album si chiude con la Scaffa, una poesia in siciliano di Renzino Barbera “musicata da me in occasione di uno spettacolo teatrale e diventata un cult nel mio piccolo bagaglio musicale. È una poesia che parla della storia d’amore per una scaffa, termine in siciliano individua le buche stradali che da noi al sud durano anni e anni a tal punto da innamorarsene”.