Lorenzo Jovanotti Cherubini con “L’era del cinghiale bianco”, Gianni Morandi nel brano che è stato scritto proprio per lui, “Che cosa resterà di me”, un’intensissima Emma Marrone ne “L’animale”, “La stagione dell’amore” interpretata da Fiorella Mannoia, il “Cuccurucucu” intonato da Gianna Nannini, la “Bandiera bianca” ritmata da Colapesce e Dimartino, “No time non space” con Mahmood, la commozione di Carmen Consoli per “Tutto l’universo obbedisce”… una vera e propria festa con la colonna sonora di più generazioni che emoziona e trascina.
Pif, dialogando con gli amici di una vita, dietro le quinte della kermesse, raccoglie una sorta di diario della mancanza, nostalgico, ma mai triste, con lampi lirici e intuizioni forti che lasciano un senso di vitalità e di gioia da condividere ancora e ancora. Una serata evento non solo per non dimenticare, ma per continuare a coltivare il piacere della poesia, dell’intelligenza e dell’ironia.
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