Su tale presupposto, la Confederazione considera timidi e modesti gli esiti del recente consiglio europeo, e guarda con preoccupazione alla possibilità di regimi speciali e deroghe per singoli paesi. Per la CNA requisito fondamentale di ogni politica comune è l’assenza di eccezioni il cui unico sicuro effetto è la creazione di squilibri competitivi di cui le piccole imprese italiane saranno chiamate a sostenere i maggiori oneri.
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