“In Scozia per andare a scuola di ballo facevo un percorso da Indiana Jones: per questo io non mollo mai, devo arrivare a destinazione”
ROMA – “Più parliamo e condividiamo le cose e meno dolore e meno paura c’è e si sente meno che sei da sola. Ci sono tante persone che fanno passi indietro e hanno paura di parlare e allora io ho giurato, dopo la seconda chemioterapia, di fare la portavoce, di fare quello che potevo fare per aiutare le altre donne (che affrontavano il mio percorso) a trovare una voce”. Così la coreografa Carolyn Smith si racconta a Tv2000 nella puntata speciale del programma ‘L’Ora solare’ condotto da Paola Saluzzi in onda giovedì 18 gennaio ore 12.20.
Per l’occasione la Saluzzi ha lasciato il suo salotto per incontrare Carolyn Smith nella sua scuola di danza, dove insegna e crea le sue coreografie. Carolyn si racconta dagli anni dell’infanzia in Scozia, fino al successo di ‘Ballando con le Stelle’, ripercorrendo vita e carriera. Negli anni ha dovuto affrontare la sua dura battaglia contro quello che lei chiama “l’intruso”, il cancro.
“È stato difficile all’inizio – racconta Carolyn Smith – perché sono stata criticata però io ero lì e mi sono resa conto che volevo aiutare in qualsiasi cosa che faccio, nelle patologie, nella danza io voglio aiutare”.
La malattia non ha fermato la voglia di vivere e il sorriso di Carolyn che ha sperimentato una nuova tecnica di danza che consente alle donne in difficoltà di riappropriarsi del loro corpo, semplicemente ballando.
La presidente di giuria di ‘Ballando con le stelle’ ricorda inoltre un episodio dell’infanzia quando in Scozia doveva affrontare un percorso tortuoso per arrivare alla scuola di ballo: “In un paese a due tre chilometri da casa nostra c’era questa scuola di ballo ed io ho detto ai miei genitori ‘voglio continuare’ e infatti ho continuato, soltanto che per arrivare fin là, alla scuola, dovevo fare un percorso da Indiana Jones, perché tra un paese e l’altro c’era uno di quei ponti di legno, come quelli di Indiana Jones e poi bisognava attraversare una foresta per arrivare. Ecco perché – conclude Carolyn Smith a Tv2000 – io non mollo mai, devo arrivare a destinazione”.