Casa: con Ucraina e inflazione mutuo acceso oggi +8.800 euro

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ROMA – La fiammata dell’inflazione registrata negli ultimi mesi e il conflitto scoppiato in Ucraina hanno avuto effetti diretti sui tassi di interesse applicati sui mutui, rendendo più costoso per le famiglie chiedere oggi un finanziamento per l’acquisto di un immobile. Lo afferma il Codacons, che ha messo a confronto i tassi praticati dalle banche nel periodo pre-conflitto e quelli in vigore oggi.

A risentire delle preoccupazioni del mercato sono in particolare i tassi fissi – analizza il Codacons – Mentre l’Euribor, l’indice di riferimento dei mutui a tasso variabile, si è mantenuto sostanzialmente stabile negli ultimi 4 mesi (l’Euribor a 1 mese è fissato oggi a -0,54%, contro il -0,58% del 3 gennaio scorso), l’Eurirs, detto anche Irs, indice di riferimento dei mutui a tasso fisso, ha subito una vera e propria impennata passando ad esempio per i mutui a 20 anni dallo 0,60% di inizio gennaio agli attuali 1,69%.

Chi accende oggi un mutuo a tasso fisso per l’acquisto della prima casa si ritrova così tassi finali più elevati in media del +0,50% rispetto a chi ha avviato un finanziamento a gennaio: una differenza che, tradotta in soldoni, sfiora i +9.000 euro complessivi di spesa finale sul mutuo.