“Io sono molto preoccupato perché aumenta la confusione anziché diminuire: ci vogliono 21 parametri per capire perché uno è rosso, arancione o giallo, io penso che ci vogliano poche cose, ma chiare invece qui ce ne sono tante e confuse. Così le cose non funzionano, noi adesso abbiamo questa cosa tutta italiana: c’è Fontana, quello rosso che vuole essere giallo o arancione e quello giallo De Luca che vuole essere rosso, ci sarebbe da ridere se non ci fossero persone che stanno male e che muoiono. Poi per quel che riguarda il potere delle regioni penso che il capitolo quinto della Costituzione è stato riformato male, non è possibile dare alle regioni la responsabilità della sanità, lo si è già visto in “tempo di pace” dove ci sono regioni del sud per esempio, che non hanno le macchine giuste per fare le diagnosi alle persone o una siringa costa un tot da una parte e dieci volte dall’altra. Il decentramento sanitario è stato un guaio per i cittadini, bisogna fare una riforma del titolo quinto, che non solo ha dato alle regioni la totale autonomia dal punto di vista sanitario, ma anche dei trasporti. Quindi tutti i contagi sui pullman per andare a scuola o a lavorare, anche quello è colpa delle regioni”.
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