PRATO – Con un programma caratterizzato dalla valorizzazione del patrimonio museale, dalla promozione delle relazioni con il territorio, da progetti di grandi artisti internazionali, dall’attenzione alla ricerca e all’accessibilità a tutti i pubblici, il neodirettore Stefano Collicelli Cagol, ha presentato le attività 2022 del Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato.
L’occasione è stata anche il contesto per inaugurare “Il giardino dell’arte. Opere, collezioni” la prima mostra a cura del neodirettore in cui il Centro e il giardino, vengono intesi non soltanto come luoghi di cura e ristoro ma anche come spazi della meraviglia in cui immergersi nella bellezza in tutte le sue forme. Paragonare Centro e giardino sottolinea il ruolo dell’arte come elemento essenziale per una comunità, e risponde al bisogno di confrontarsi con forme e immaginari nati in momenti storici complessi come quello che stiamo vivendo.
Il programma culturale del Centro Pecci per il 2022 non presenta solo mostre, ma rivela un’attenzione particolare della nuova direzione a tutte le attività: il Cinema-Auditorium, il Bistrot, il Ristorante, la biblioteca e l’archivio, il bookshop, lo spazio Urban Center e i due Laboratori Didattici vanno a comporre una istituzione complessa, aperta alla città e alla partecipazione, che permette a differenti tipi di pubblico di fruire di una offerta museale differenziata. Allo stesso tempo, si sta lavorando per esporre una selezione di opere dalla collezione del Centro Pecci in modo permanente.
‘Il Centro Pecci è un centro e non un museo: la sua è una prospettiva volta al futuro con una vocazione interdisciplinare. Moda, cinema, musica, architettura, design, danza, teatro, letteratura e arti troveranno spazio all’interno del Centro intrecciandosi alle sue attività – come il cinema, l’arena esterna, la biblioteca, l’archivio, il bistrot, il ristorante, il bookhop, l’Urban Center e i due laboratori di didattica – per migliorare il benessere della comunità di Prato e del pubblico nazionale e internazionale che lo visiterà. Come una cassa armonica da cui si propagano onde sonore che attireranno nuove realtà al suo interno così il Centro Pecci vuole essere uno snodo per la promozione e la circolazione dei linguaggi contemporanei in Toscana, intessendo importanti relazioni con le principali istituzioni culturali della regione con cui stiamo già iniziando ad avere conversazioni fruttuose.’
L’obiettivo principale resta quello di affermarsi come un centro di riferimento nazionale e internazionale per la creatività contemporanea, ma anche di coinvolgere in modo attivo la comunità facendo del museo uno spazio comune.
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