Flessioni più contenute a Trieste con -3,2%, Napoli (-2,7%) e Bolzano (-2,3%). In termini assoluti le province che hanno registrato le “perdite” più importanti sono state Bergamo con -8.441, Brescia (-8.735), Verona (-8.891), Roma (-8.988), Milano (-15.991) e, in particolar modo, Torino con -18.075 artigiani. Per quanto riguarda le regioni, infine, le flessioni più marcate in termini percentuali hanno interessato il Piemonte con il -21,4%, le Marche con il -21,6% e l’Abruzzo con il -24,3%. In valore assoluto, invece, le perdite più significative hanno interessato l’Emilia Romagna (-37.172), il Veneto (-37.507), il Piemonte (-38.150) e, soprattutto, la Lombardia (-60.412 unità).
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