Musica

“Che brutto affare – Scemo”, il singolo che segna il ritorno di Jo Chiarello con El Talo

MILANO – Dal 15 marzo è in radio il nuovo singolo che segna il ritorno di Jo Chiarello “Che brutto affare – Scemo” con El Talo. Dallo stesso giorno è on air anche la nuova versione di “Che brutto affare”, brano firmato dal grande Franco Califano con cui produsse e portò a Sanremo Jo Chiarello. Entrambi i brani sono disponibili in digitale (Soul Trade /Crisler).

«Trovo questo brano accattivante, coinvolgente e – afferma Jo Chiarello – mostra in questa nuova versione quando sia senza tempo e quanto, lo dicono i fatti, continui ad essere attuale. La musica per me è il mezzo più potente per comunicare l’essenza dell’uomo, in tutte le sue sfaccettature. Nella mia vita artistica non ci sono artisti che mi hanno influenzata particolarmente ma tanti che mi hanno emozionata, Sting, Lucio Dalla e tra i nuovi Irama e molti altri. Questo brano lo hanno rifatto in tanti ma non lo avevo mai rifatto io, che sono l’interprete originale, quindi mi son detta, perché no! Siamo riusciti a realizzare una versione con suoni più freschi e allineati con i gusti attuali. La musica per me è fonte di espressione, è un modo diverso di raccontarsi e raccontare. La maggior parte dei miei brani parlano di ciò che vivo in prima persona o di quello che succede intorno a me. Poi ovviamente ogni tanto ci sta anche il brano più “leggero”, ma il testo è fondamentale.»

«Con “Che brutto affare – Scemo” brano che trovo attuale e geniale – dice El Talo – vorrei far capire come il vecchio possa amalgamarsi con il nuovo, il punto in comune è il messaggio che entrambi vogliamo trasmettere, ovviamente con modi diversi ma che possono coesistere. Il titolo nasce nel momento in cui Kevin della Crisler Music, mi ha fatto ascoltare questo brano scritto da Franco Califano (che è uno degli artisti che amo e che mi hanno influenzato) e interpretato da Jo Chiarello. Mi è stato proposto di scrivere e cantare due strofe su una nuova strumentale e l’ho fatto con piacere, il mio intento era di non stravolgere l’originale ma nel contempo dare un qualcosa di nuovo e moderno al brano. Sono molto onorato di questa collaborazione».

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Redazione L'Opinionista

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