Musica

Cher pubblica la versione spagnola di ‘Chiquitita’ degli Abba, il ricavato andrà all’Unicef

LOS ANGELES – Cher pubblica la versione spagnola del grande classico degli Abba “Chiquitita” l’8 maggio e tutti i suoi ricavati andranno all’Unicef. Simultaneamente verrà pubblicata digitalmente anche una versione del singolo in inglese.

È la prima volta in 55 anni di carriera che Cher incide un brano totalmente in spagnolo. Il video di “Chiquitita” verrà presentato sabato 9 maggio in occasione dell’evento Covid-19 Virtual Special dell’Unicef presentato da Téa Leoni con, tra gli altri, Rob Thomas, P!nk, Angélique Kidjo, Matthew Morrison e molti altri ospiti che verranno annunciati questa settimana. L’evento potrà essere seguito su www.unicefwontstop.org e www.YouTube.com/unicefusa.

Gli ABBA hanno fatto donazioni all’Unicef fin da quando la canzone è stata pubblicata nel 1979. Cher donerà anche 1 milione di dollari a vari enti umanitari concentrati sui diritti delle persone “cronicamente abbandonate e dimenticate” durante l’attuale pandemia attraverso la sua nuova CherCares Pandemic Resource and Response Initiative (CCPRRI). Le donazioni di CherCares, in collaborazione con il Dr. Irwin Redlener, capo della Pandemic Resource and Response Center Initiative all’Earth Institute della Columbia University e co-fondatore del Children’s Health Fund, saranno a favore delle comunità di nativi americani e persone di colore spesso trascurate dagli aiuti e che hanno scarsissima assistenza medica e protezione fisica.

Alcune delle prime organizzazioni che godranno dei fondi di CherCares sono The Aaron E. Henry Community Health Center di Clarksdale, Mississippi e una rete di cliniche per i lavoratori delle fattorie della Central Valley califoniana. Il Dr. Redlener ha sottolineato che tutti i progetti saranno seguti da vicino e controllati, affinchè le donazioni di CherCares facciano veramente la differenza nelle comunità selezionate. I fondi verranno distribuiti attraverso la Entertainment Industry Foundation – www.eifoundation.org.

Il Dr. Redlener ha commentato: “Cher ha fatto ricerche approfondite e mi ha colpito molto la sua capacità di cercare e definire in maniera dettagliata le comunità più bisognose che il virus ha reso ancora più povere e che una donazione di questo tipo può effettivamente aiutare. Condividiamo gli stessi valori. Sono bambini e famiglie che hanno scarsissimo accesso ad aiuti vitali per combattere il virus. Cher ha voluto essere di aiuto per così tante persone ed essere di esempio per coloro che possono fare altrettanto. Credo che la sua voce possa essere di supporto a queste organizzazioni e portare una luce di speranza. CherCares è una delle poche organizzazioni che si concentrano fattivamente sui bambini e sulle famiglie più bisognose d’America”.

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Redazione L'Opinionista

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