L’Opinionista ha intervistato Chiara Gentili, alias Angelicah Writer, in occasione dell’uscita del suo primo romanzo dal titolo “La Strage dei 7”. Nell’attesa di essere scoperta, pubblicava regolarmente racconti sul suo blog per condividerli con quanti hanno la sua stessa passione.
Come nasce la tua passione per la scrittura?
“La passione per la scrittura c’è sempre stata e per la lettura soprattutto. Sono una lettrice onnivora, leggo tutto quello che reputo interessante. Il primo racconto l’ho scritto che frequentavo la quinta elementare, me lo ricordo ancora. E raccontava di 4 amiche archeologhe che si perdevano in una giungla misteriosa alla ricerca di un tesoro.
Poi nel periodo adolescenziale più che altro ho scritto cose di poche conto, finché qualche mese fa mi sono detta ‘perché non lo fai davvero?’. Ed eccomi qui oggi a parlare del mio primo romanzo ‘La Strage dei 7′”.
Prima della pubblicazione scrivevi i racconti sul tuo blog, quale riscontro avevi con i lettori? Vorresti dare qualche consiglio a chi come te, scrive su un blog personale, ma non ha il coraggio di avventurarsi nella pubblicazione?
“Scrivere è un mezzo per comunicare, se pensi che hai qualcosa da dire devi farlo. I racconti che ho pubblicato sul blog li ho anche postati su social network ricevendo commenti sia positivi che negativi. L’obbiettivo di uno scrittore deve essere quello di suscitare delle emozioni. Se il tuo lavoro viene apprezzato meglio, se viene criticato va bene lo stesso”.
Vorresti raccontarci qualcosa in più del tuo interesse per il genere Horror?
“Il primo romanzo horror che ho letto è stato ‘Shining’ di Stephen King ed è stato subito amore. Poi ‘Le notti di Salem’, e ‘It’ che ho riletto per 5 volte perché ogni volta avevo come l’impressione di perdermi qualche dettaglio. I romanzi di Stephen King gli ho letti quasi tutti. Poi c’è stato il periodo dedicato ad Agatha Christie. All’epoca li compravo in edicola e anche di quelli, nella mia libreria, ne ho una bella collezione”.
Qual è stata l’ispirazione che ti ha spinta a scrivere “La Strage dei 7”?
“Ho sognato una delle scene principali del romanzo e al risveglio l’ho subito riportata su carta. Da lì poi, è venuta fuori la prima bozza. Questo romanzo l’ho rivisitato diverse volte prima di pubblicarlo”.
Come coniughi il tuo lavoro con la scrittura?
“Questa è una bella domanda, è molto difficile. Se decido di intraprendere un nuovo lavoro mi ci dedico anima e corpo dandomi degli obbiettivi. Ad esempio un capitolo a settimana, così appena ho un attimo di tempo tra gli impegni quotidiani mi metto a scrivere. Il secondo romanzo per il quale sono in cerca di un editore, l’ho scritto in due mesi e mezzo. Per me scrivere non è solo un passatempo, è una passione che mi piacerebbe far diventare un lavoro a tempo pieno”.
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