La nuova scoperta dell’Università dell’Arkansas (USA)
MILANO – Studi condotti dai ricercatori dell’Università dell’Arkansas, negli Stati Uniti, dimostrano come i suoni e i vari generi musicali, possano cambiare la percezione gustativa del cibo, quindi il gusto di un alimento, rendendolo più o meno gradevole. Esperimenti eseguiti su un campione di 99 persone, hanno infatti evidenziato come le note acute esaltino l’acidità di un alimento; i suoni rotondi la dolcezza; i toni gravi la loro amarezza.
È quindi scoperta recente che l’udito, e in particolare i suoni, possono condizionare oltre che lo stato d’animo, anche la percezione del gusto degli alimenti, come se inoltrassero segnali al cervello, comunicandogli di attivare determinate papille gustative. Il gusto, non è soltanto una percezione soggettiva, ma rivela una forte sensibilità agli input esterni, risultando per questo influenzabile.
In tal senso, le osservazioni condotte dall’Università statunitense, potrebbero indurre le aziende alimentari a cambiare il modo di proporre i loro prodotti ai consumatori, consigliando magari il genere di musica da abbinarvi. “Sonos”, azienda americana che produce diffusori Wi-Fi, condivide nel merito lo studio, e ne accoglie gli aspetti più interessanti, offrendo la possibilità di provare, fra le mura domestiche o nei ristoranti, abbinamenti del suono con il gusto, attraverso gli altoparlanti che fungono così, da “condimento digitale”.