Quale Cinema per il post Covid? è un’iniziativa di incontri, a cadenza settimanale sulla piattaforma Zoom, che AFIC – Associazione Festival Italiani di Cinema ha deciso di organizzare per creare un ambiente di confronto e di condivisione tra i propri Festival associati e gli operatori del settore cinema e audiovisivo.
Nell’attesa di mettere in campo azioni concrete per tutelare e far ripartire il settore del cinema e dell’audiovisivo messo in forte crisi dall’emergenza Covid-19, AFIC non smette di cercare, anche al proprio interno, gli strumenti per affrontare il difficile momento che il comparto sta vivendo.
Ieri, 8 maggio, si è svolto il primo incontro coordinato da Joana Fresu De Azevedo, dedicato al mondo della distribuzione e produzione di cortometraggi mentre un nuovo appuntamento è già previsto, per venerdì 15 maggio, a cura di Giorgio Gosetti, durante il quale si incontreranno i festival cinematografici di lungometraggi con alcuni dei principali responsabili del comparto distributivo e produttivo come Lionello Cerri (Lumière e Palazzo Anteo), Paolo Del Brocco (Rai Cinema), Andrea Occhipinti (Lucky Red), Gregorio Paonessa (Vivo Film) e il regista Maurizio Sciarra.
Per quanto riguarda l’incontro di ieri, alla presenza di oltre 40 Festival associati, invitati dal Consiglio Direttivo di AFIC, sono intervenuti, per il comparto distributivo, Giulio Mastromauro per Zen Movie (nonché vincitore come regista del Premio David di Donatello 2020 al Miglior Cortometraggio con il suo Inverno), Adam Selo per Elenfant Distribution, Saverio Pesapane e Roberto De Feo per Premiere Film e Flavio Armone per Lights On Film. A portare le istanze dei produttori sono stati, invece, chiamati Corso Codecasa per Diero Produzioni, Andrea Rapallini per Black Oaks Production e Francesco Lattarulo per Mediterraneo Cinematografica.
Dalle distribuzioni è stata ribadita la piena consapevolezza che, per quanto auspicabile, non sarà sempre possibile poter vivere il meraviglioso clima di vicinanza, condivisione e interazione che solo un festival cinematografico può garantire, comprendendo la necessità per molte manifestazioni di svolgere le proprie edizioni in versione online. In quest’ottica sarà necessario garantire una qualità e sicurezza che miri a garantire ogni aspetto dei film in concorso. Ci sono però ancora da chiarire i dubbi per i film che già hanno degli accordi pregressi di vendita su piattaforme online.
Per quanto riguarda i produttori, impossibile non fare riferimento alle loro difficoltà dettate dalla chiusura forzata dei set cinematografici e l’impossibilità di sapere quando sarà possibile riaprirli in sicurezza. Ma resta la garanzia che la qualità che sempre più sta contraddistinguendo il cortometraggio italiano non verrà a mancare nel corso delle edizioni 2020.
Il partecipato dibattito che è seguito agli interventi degli ospiti ha dimostrato la vitalità di un comparto come quello del cortometraggio. In cui da sempre tutti gli operatori sono portati a interagire per trovare delle soluzioni. Anche per questo, AFIC si farà portavoce della stesura di un documento congiunto in cui verranno redatte le regole per poter svolgere al meglio le manifestazioni festivaliere nel 2020.
Seguiranno un incontro sulla cooperazione tra festival il 22 maggio, e un incontro sulle politiche pubbliche per il settore il 29 maggio.
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