Musica

Classifica musica italiana aprile 2022: la top 10 del mese

Name: Classifica musica italiana aprile 2022: la top 10 del mese
Brand: L'Opinionista
Rating: 4.8 (211 reviews)

In vetta alla quarta classifica 2022 dedicata alla musica italiana c’è Gianluca Grignani. Sul podio anche Fabri Fibra e Jovanotti

MILANO – Anche ad aprile ci svaghiamo grazie alla top 10 della musica italiana targata L’Opinionista, la quarta del 2022. In vetta questo mese troviamo il nuovo brano di Gianluca Grignani “A long Goodbye”, che segna il suo grande ritorno. Un bel pezzo, molto particolare, con anche un po’ di autotune che, di conseguenza, ci presenta un Grignani più moderno ma senza snaturare se stesso. Ancora una volta il cantautore milanese conferma di essere un vero artista, anche molto teatrale. Tutto ciò in attesa del nuovo disco, che sarà diviso in tre volumi, il primo dei quali dovrebbe arrivare a settembre. In seconda posizione si piazza Fabri Fibra featuring Colapesce e Di Martino con “Propaganda”. Decisamente un ottimo ritorno per il rapper marchigiano, con questo pezzo che è già un autentico tormentone. Lo ascolteremo sicuramente a lungo. Sul gradino più basso del podio c’è Jovanotti: “I Love You Baby” è una serenata rock’ n’ roll, è nella sua vena romantica che si balla, da alzare il volume della radio quando passa la canzone. Nuovo singolo e nuova puntata del “Disco del sole”, è arrivata nel primo giorno di primavera. Nota di merito per Lorenzo Cherubini, questo eterno ragazzo di 55 anni che continua a scrivere brani freschi e divertenti.

CLASSIFICHE APRILE 2022: Italia – Internazionale – Salsa cubana – Salsa classica – Bachata – Kizomba

PLAYLIST COMPLETA: https://www.youtube.com/playlist?list=PLYL8vLUyOtaGXjx-H8vfSMjY5GiquvNMw

La classifica continua al 4° posto con Elodie e “Bagno a mezzanotte”, singolo prodotto da Marz e Zef e scritto da Elisa, dal sound dance, che racconta l’importanza di essere ciascuno la sorgente della propria felicità, senza doversi necessariamente confrontare con l’approvazione altrui. Quinta posizione per Vasco Rossi ft. Marracash: “La pioggia alla domenica”. I due artisti hanno deciso di devolvere i proventi del singolo a Save the Children, l’Organizzazione che da oltre 100 anni lotta per salvare le bambine e i bambini a rischio e garantire loro un futuro, a favore dei bambini coinvolti nella guerra in Ucraina. Al sesto posto ecco Gianni Morandi con “Apri tutte le porte”: la lezione degli anni ’60 riletta in chiave moderna. Pezzo ballabile, all’insegna dell’ottimismo (e Dio solo sa quanto ne abbiamo bisogno in questo periodo). La coppia Morandi-Jovanotti fa centro per la seconda volta. Un “bravo” al Gianni nazionale, giovanile e curioso, sempre voglioso di mettersi in gioco.

E a occupare la settima posizione c’è spazio altresì per Elisa con “O forse sei tu”. Basata su un 6/8 delizioso, questa canzone è una carezza per l’anima. Bentornata, Elisa. Se non fossi arrivata tra i primi tre a Sanremo, sarebbe stato uno scandalo. Voto 9. All’ottavo posto segue Tananai con “Sesso occasionale”. Lui è arrivato ultimo nella classifica generale del Festival, ma si è poi preso una bella rivincita grazie a un brano spensierato e orecchiabile. Non male. Peccato per l’interpretazione sul palco dell’Ariston, poco precisa, con un’intonazione – quella sì – che è stata spesso “occasionale” sul palco dell’Ariston. Al nono posto, invece, figura La Rappresentante di Lista con “Ciao ciao”. Con un ritmo in bilico tra pop e dance, trainato da un basso pimpante, il pezzo è decisamente più diretto rispetto a quello presentato in gara lo scorso anno e si candida a essere tra i più gettonati dei prossimi mesi. Chiudono la chart, in decima posizione, Mahmood e Blanco con “Brividi”, che si è aggiudicato la 72esima edizione e rappresenterà pertanto l’Italia al prossimo Eurovision Song Contest, che si terrà in maggio a Torino. “Brividi” è un’ottima ballad, davvero. Ben amalgamate le voci dei due interpreti. Vittoria meritata se non altro perché questa canzone potrebbe funzionare all’Eurovision più di altri che erano in gara. Riuscita la parte melodica, con un crescendo convincente.