Classifica musica italiana febbraio 2025: top 10 del mese

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In vetta alla classifica di febbraio “La cura per me” di Giorgia, sul podio Simone Cristicchi con “Quando sarai piccola” e Lucio Corsi “Volevo essere un duro”

La classifica italiana si trasforma solamente per questo mese nella Top 20, dedicata all’edizione numero 75 del Festival di Sanremo. Al primo posto Giorgia con “La cura per me”, classificata sesta nella kermesse sanremese ma balzata in testa alla nostra classifica direi meritatamente. Scritta da Blanco e Michelangelo, la canzone di Giorgia, descrive una relazione complicata, nella quale la protagonista si sente intrappolata e confusa dal bisogno di quella persona pur avendo la consapevolezza di volerla allontanare e in tutto questo subbuglio lei continua a pensare che quella persona è la sua “cura” contro la solitudine e la paura di restare sola.

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L’artista, raccontando del testo scritto da Blanco, a TV Sorrisi e Canzoni ha commentato: “Lavorare con lui è stata una bella sorpresa, è un ragazzo profondo, estremamente sensibile, conoscitore delle parole e della musica”. Sicuramente, resterà al primo posto per molto tempo. Una bella rivincita nonostante Sanremo non l’abbia premiata come meritava.

Secondo posto per Simone Cristicchi con “Quando sarai piccola”, arrivato al 5° posto al Festival. Una canzone che ha commosso e conquistato il pubblico, tanto che si è guadagnato una standing ovation fatta di applausi e lacrime di commozione. La sua canzone racconta la malattia della madre con una dolcezza inusuale, facendo breccia nei cuori di chi lo ha ascoltato. In una intervista a Tv Sorrisi e Canzoni, Simone ha raccontato: “Sette anni fa mia mamma ha avuto un grave problema di salute: il brano è una lettera che le scrivo raccontandole quello che le sta accadendo. Quando i nostri genitori invecchiano ritornano un po’ bambini, con tutta la tenerezza e anche l’impotenza che sentiamo nel vederli cambiare. Il tema è universale e sento una grande responsabilità. Per me l’artista non solo deve intrattenere il pubblico ma deve essere anche un portatore di riflessioni, il narratore di società. È un brano che richiama atmosfere del passato perché è tutto pianoforte e orchestra, non c’è traccia di elettronica. Forse è questa la sua forza: è nel tempo e allo stesso tempo fuori dal tempo”.

Terzo posto della Top 20 sanremese, abbiamo Lucio Corsi con “Volevo essere un duro”, piazzatosi secondo al Festival. Prima volta sul palco dell’Ariston per il cantante toscano, che peraltro, durante la settimana del Festival è stato un inviato speciale per “Deejay Chiama Italia”, raccontando ogni giorno in diretta a Linus e Nicola Savino cosa si prova ad essere un cantante nella gara più esclusiva e importante dell’anno. Il testo della sua canzone racconta il desiderio profondo del protagonista di diventare un “duro”, in sostanza una persona dal carattere determinato e forte e privo di paure. Ma pur cercando di essere il “duro” in ogni situazione, capisce di non essere in grado di completare questa trasformazione e cerca di accettare sé stesso e le sue debolezze.

Al quarto posto si piazza il vincitore della kermesse sanremese, Olly con “Balorda Nostalgia”. Il brano racconta il dolore per una storia d’amore finita, nella quale il protagonista spera nel ritorno della persona amata pur avendo la consapevolezza che non ci sarà alcuna possibilità, e nel ritornello ricorda con malinconia i momenti emozionanti e intimi che ha condiviso con questa persona. In una intervista concessa a TV Sorrisi e Canzoni, Olly commenta la sua canzone: “Ricostruisce la parte bella di una storia d’amore finita. Ne sento in qualche modo la mancanza, con la consapevolezza degli inevitabili aspetti negativi che hanno fatto finire la relazione. Mi rimane una nostalgia molto forte”.

Quinto posto per Brunori Sas con “L’albero delle noci”. Quinto posto nella Top 20 Sanremese ma terzo al Festival. Prima volta sul palco dell’Ariston per l’artista con questa canzone risultata tra le più apprezzate, dedicata alla figlia Fiammetta nata nel 2023 e alla sua esperienza di padre. Il significato del brano lo spiega il cantautore cosentino in una intervista: “Un brano che mi fa il cuore dolce e in cui ho cercato con coraggio di cantare la gioia, ma anche l’inquietudine che una nuova nascita porta con sé: l’amore che non chiede niente in cambio, la felicità assurda e a tratti incontenibile, ma anche la paura di poterla perdere ‘sta felicità, il rimpianto per la vita di prima, il tempo che non torna. La linea sottile che passa fra essere genitori e sentirsi ancora figli”.

Sesto posto per Elodie, piazzata dodicesima al Festival, con “Dimenticarsi alle 7”. Come si evince dal titolo, il brano racconta di come svegliandosi alle 7 del mattino ci si dimentichi delle persone incontrate la sera precedente in discoteca e del fatto che si vorrebbe dimenticare chi ci ha fatto del male. In una intervista per Rai Play, la cantante ha raccontato il suo brano: ”Dimenticarsi alle 7 è un brano per me difficile da spiegare perché è molto visivo. È una canzone d’amore, c’è del dramma, ma allo stesso tempo è un pezzo deep house, quindi in realtà ha un incalzare, una cassa in quattro. C’è una disperazione un po’ diversa”.

Settimo posto per Rose Villain con “Fuorilegge”, arrivata diciannovesima nella classifica sanremese. Il brano, farà parte del prossimo disco in uscita il 14 marzo, facente parte di una trilogia iniziata da “Radio Gotham” e “Radio Sakura”. Il terzo capitolo si intitolerà “Radio Vega”. Il testo è ricco di riflessioni intime sull’amore e la passione, anche se la relazione descritta è complicata ma alla fine, quando si ama ci si accontenta di quello che si ha e che si riceve, anche se questo può portare momenti di tristezza.

Ottavo posto per Francesca Michielin piazzatasi ventunesima al Festival, con “Fango in Paradiso”. La cantante ha prodotto questo brano in un periodo difficile della sua vita, dato che ha subito un’operazione ad un rene e questo le ha reso difficile cantare nel periodo post convalescenza. Francesca stessa, ha rivelato di avere avuto molta paura di non riuscire più a cantare. Fortunatamente si è ripresa e ci ha donato questa bella canzone che racconta della fine di un amore e delle tante riflessioni e domande che ci si pone nella fase del “dopo”. Difficoltà, lacrime e ricordi che pesano nel tempo ma con la consapevolezza di volere a tutti costi rinascere.

Nono posto per Clara, arrivata ventisettesima al Festival con “Febbre”. Il brano racconta del classico tira e molla tra due persone che vivono una relazione complicata. La cantante, che è alla sua seconda esperienza sanremese racconta in una intervista disponibile su Rai Play il brano: “Febbre è una canzone a cui tengo tanto ed ho voluto usare proprio questa immagine perché tutti noi abbiamo in mente cos’è la febbre che, seppure non è una cosa concreta, cambia la temperatura… sale e scende, un po’ come le nostre giornate, le nostre emozioni e siccome arrivo da un anno pieno di emozioni, fortunatamente molto positive, ho pensato di portarla a Sanremo”.

Decimo posto per Sarah Toscano, diciassettesima posizione a Sanremo con “Amarcord”. Vincitrice di “Amici 23” questa giovane cantante debutta sul palco dell’Ariston con un brano dance, nonostante il titolo evochi melodie più tranquille. Il significato di “Amarcord”, lo racconta la stessa Sarah a “Tv Sorrisi e Canzoni”: “Vivo, o meglio rivivo, un’esperienza amorosa, faccio le mie considerazioni, vado avanti… A volte ripercorrere i ricordi fa bene, fa prendere consapevolezza. Sono una ragazza nostalgica a cui piace guardare al passato e al tempo stesso vivere il presente”.

Undicesimo post per Joan Thiele, ventesima nella classifica del Festival con “Eco”. Il brano racconta attraverso ricordi d’infanzia, l’importanza di affrontare le proprie paure. La giovane artista racconta così la sua canzone nell’intervista concessa a Rai Play: “Eco è un brano che parla dell’importanza di affrontare le proprie paure e di difendere le proprie idee sempre. Un brano per me molto importante, nato all’incirca un anno fa. È uno di quei pezzi che nascono da soli. Ho iniziato a scriverlo piangendo ed è stato emotivamente molto forte. Se fosse un’immagine, potrebbe essere una bellissima chitarra elettrica”.

Dodicesimo posto per il tanto discusso Fedez, piazzatosi quarto al Festival con “BATTITO”. Con questo brano, l’artista racconta sé stesso e la sua battaglia contro la depressione. In una intervista ha spiegato: “Una canzone d’amore e di odio. È il respiro affannoso della lotta più temuta, quella contro noi stessi, in cui viviamo accompagnati dai nostri demoni, danziamo con le nostre debolezze. Fingiamo di non sentirli, di non vederli, ma loro sono lì. Nel silenzio, nel vuoto che rimbomba più forte di qualsiasi applauso o fischio”.

Tredicesimo posto per Achille Lauro, piazzato al settimo posto al Festival con “Incoscienti Giovani”. L’artista, per la sua quarta partecipazione a Sanremo, ha portato questo brano ispirato ad una storia vera. La protagonista è una ragazza, una figura molto importante nella vita dell’artista che ha scritto questo brano due anni fa e racconta di ragazzi tormentati salvati grazie all’amore. Achille Lauro ha dedicato il brano a sua madre.

Quattordicesimo posto per Irama, nono posto al Festival con “Lentamente”, pubblicato da poco anche in versione spagnola. In una intervista, Irama ha raccontato: “Con questo brano, canto un amore viscerale che si distrugge lentamente da entrambe le parti fino a sgretolarsi. Lentamente è una canzone diversa per me, con un testo crudo e allo stesso tempo trasparente che mi mette a nudo”.

Quindicesimo posto per i Coma_Cose, al decimo posto a Sanremo con “Cuoricini”. Un brano che racconta l’amore moderno al tempo dei social, criticando la superficialità delle relazioni nell’era digitale, dove il sentimento dell’amore viene ridotto a piccoli “Cuoricini” sui social. I Coma_Cose spiegano a “Tv Sorrisi e Canzoni” il significato del brano: “Come “Le fiamme negli occhi” e “L’addio”, anche qui cantiamo gli alti e bassi di una coppia che, come tante, deve fare i conti con le distrazioni dei social”.

Sedicesimo posto per The Kolors, quattordicesimi al Festival, con “Tu con chi fai l’amore”. Il brano racconta dell’amore fugace e instabile, legato al momento e senza alcuna certezza del futuro. Stash, ha raccontato a Rai Play: “Il brano è il nostro modo di celebrare il momento in cui ci guida l’istinto e non gli schemi. Tutto ciò che è inaspettato, celebrando i momenti in cui guida l’istinto e non il ragionamento e vuole celebrare quel tipo di spensieratezza che si prova in quei momenti”.

Diciassettesimo posto per Francesco Gabbani, piazzato all’ottavo posto al Festival con “Viva la vita”. L’artista ha raccontato: “Non ci sono riferimenti espliciti. È una celebrazione della vita, nella sua semplicità. “Viva la vita” così com’è, finché ce n’è, perché dobbiamo imparare ad accettare davanti alle domande supreme sul senso della vita, la natura non ci dà risposte dirette. Il senso dell’esistenza è il tormento di tutti noi esseri umani, oggi lo cerchiamo nell’apparire, nell’avere, nel possedere, ma sono tutte illusioni perché non danno la risposta vera”.

Diciottesimo posto per Serena Brancale, ventiquattresima a Sanremo con “Anema e core”. La cantante, tornata sul palco dell’Ariston dopo dieci anni ha raccontato la sua canzone: “Il brano parla di come negli anni riesci a dare il giusto significato alle cose a divertirti per un’uscita un caffè una storia d’amore. Il testo è nato da una comunione di intenti tra amici e nella musica c’è un po’ di jazz e un po’ di elettronica”.

Diciannovesimo posto per Noemi, tredicesima a Sanremo, con “Se t’innamori muori”. Ottava partecipazione a Sanremo per la nota artista che ha portato sul palco, un brano che come si evince dal titolo, riflette sulla difficoltà di fidarsi della persona amata, paragonando il sentimento dell’amore ad una “morte interiore”, ma al contempo serena se l’amore è reciproco da ambo le parti.

Ventesimo e ultimo posto per Shablo ft. Guè, Joshua e Tormento, diciottesimi a Sanremo, con “La mia parola”. In gergo viene definita “street song”, una canzone dalla strada e Shablo ha raccontato a “Tv Sorrisi e Canzoni” il significato: “Innanzitutto io sono un produttore, non un cantante, dunque non canto ma porto il mio mondo, quello della produzione, a un evento tradizionale. E per farlo ho deciso di affidarmi a tre generazioni di rapper differenti: Tormento, con i Sottotono, era già un punto di riferimento quando ho iniziato a fare musica; Guè è un mio coetaneo e abbiamo iniziato insieme; Joshua, infine, è giovane e appartiene alle nuove leve del genere urban, insomma, “fusione” è la parola chiave di questo brano”.

Finisce qui, la nostra Top 20 Sanremese. Il prossimo mese torneremo con la Top 10 italiana. Buona musica a tutti voi!

CLASSIFICA TOP 10 FEBBRAIO 2025 – MUSICA ITALIANA

  1. Giorgia – La cura per me
  2. Simone Cristicchi – Quando sarai piccola
  3. Lucio Corsi – Volevo essere un duro
  4. Olly – Balorda nostalgia
  5. Brunori Sas – L’albero delle noci
  6. Elodie – Dimenticarsi alle 7
  7. Rose Villain – Fuorilegge
  8. Francesca Michielin – Fango in Paradiso
  9. Clara – Febbre
  10. Sarah Toscano – Amarcord
  11. Joan Thiele – Eco
  12. Fedez – Battito
  13. Achille Lauro – Incoscienti Giovani
  14. Irama – Lentamente
  15. Coma_Cose – Cuoricini
  16. The Kolors – Tu con chi fai l’amore
  17. Francesco Gabbani – Viva la vita
  18. Serena Brancale – Anema e Core
  19. Noemi – Se t’innamori muori
  20. Shablo, Guè, Joshua – La Mia Parola