ROMA – Claudio Abbado ha registrato per Deutsche Grammophon nel corso di quattro decenni, realizzando innumerevoli album di riferimento che oggi suonano più attuali che mai. In onore della sua eccezionale carriera, la DG pubblica un’edizione limitata e numerata a mano delle registrazioni complete dell’etichetta gialla, Decca e Philips. Comprendendo un’enorme gamma di repertori, l’edizione include centinaia di celebri performance che il direttore d’orchestra ha ispirato ad alcuni dei più grandi artisti e orchestre del mondo.
Claudio Abbado – The Complete Recordings on Deutsche Grammophon & Decca uscirà il 17 febbraio, in tempo per celebrare quello che sarebbe stato il suo 90° compleanno nel giugno 2023. Verranno pubblicate solo 2650 copie di questo esclusivo cofanetto di 257 CD e 8 DVD, racchiuso in una confezione dal design particolarmente curato. Senza dubbio uno dei musicisti più poliedrici e influenti degli ultimi tempi, Abbado era a suo agio tanto nella sala da concerto quanto nel teatro d’opera. Ha sostenuto la musica contemporanea e si è tenuto al passo con gli ultimi sviluppi della prassi esecutiva storica, pur non lasciandosi influenzare da alcune delle idee più dogmatiche. Riassumeva la sua filosofia come segue: “Il termine ‘grande direttore d’orchestra’ non ha alcun significato per me: è il compositore a essere grande”.
Non si trattava di vuota retorica. Dopo una preparazione meticolosa, che prevedeva la consultazione di fonti originali, dirigeva quasi sempre a memoria. Uomo squadra piuttosto che autoritario, Abbado era rapido nell’instaurare un rapporto con i suoi musicisti, sia sul palco che fuori. Ha ringiovanito i Berliner Philharmoniker negli anni post-Karajan e ha dedicato molto del suo tempo e delle sue energie alla fondazione di nuovi ensemble, tra cui l’Orchestra Giovanile della Comunità Europea, la Gustav Mahler Jugendorchester, l’Orchestra del Festival di Lucerna e l’Orchestra Mozart, oltre ad aver fatto da mentore a personaggi come Gustavo Dudamel.
Con la sua vasta portata, questa edizione offre un accesso impareggiabile ai numerosi e variegati aspetti e sviluppi della sua lunga e straordinaria carriera. Abbado era un uomo di poche parole e preferiva lasciare che fossero i suoi gesti a parlare. Questo era vero sia in studio che sul podio dei concerti. “Uno dei principali interessi di Claudio era la ricerca della bellezza del suono”, ricorda il produttore della DG Christopher Alder, che ha lavorato con il direttore d’orchestra tra il 1986 e il 2006. Questa bellezza si sente in abbondanza nel cofanetto in esecuzioni finemente realizzate che spaziano dalle opere barocche di Vivaldi, Bach e Pergolesi, alla musica contemporanea di Xenakis, Nono e Sciarrino.
Nel mezzo, un gran numero di opere di Mozart, l’integrale delle sinfonie di Beethoven e molto altro ancora. Abbado è stato anche uno dei più rispettati direttori d’orchestra d’opera del suo tempo, direttore musicale sia del Teatro alla Scala che della Staatsoper di Vienna in momenti diversi della sua carriera. Anche questo aspetto del suo lavoro si riflette generosamente, sia nelle opere complete che negli estratti. Ci sono opere di Mozart, Rossini e Verdi – le pietre miliari della sua eredità operistica – ma anche Lohengrin, Pelléas et Mélisande e Wozzeck, tra gli altri. In DVD, inoltre, troviamo La Cenerentola, Il barbiere di Siviglia e Dalla casa dei morti di Janáček (qui alla sua prima uscita in DVD). Gli altri contenuti in DVD includono chicche come Pierino e il lupo con Sting/Roberto Benigni e il Concerto di Capodanno dei Wiener Philharmoniker del 1991.
Il lavoro di Abbado con i Berliner Philharmoniker, di cui è stato direttore principale dal 1990 al 2002, occupa giustamente un posto centrale in questa raccolta, essendo presente in 60 dei 257 CD. Non solo ha ampliato il repertorio dell’orchestra, ma ha portato un rinnovato calore e flessibilità al suo suono. Lo si può ascoltare anche alla guida della London Symphony Orchestra, di cui è diventato direttore principale nel 1979 dicentando direttore musicale dal 1983 al 1986, dei Wiener Philharmoniker, della Staatskapelle di Dresda, della Lucerne Festival Orchestra, del Gustav Mahler Jugendorchester e dell’Orchestra Mozart.
Nelle note scritte appositamente per questa edizione, Alfred Brendel descrive la capacità di Abbado di ottenere il meglio da qualsiasi ensemble: “La sua attenzione a far emergere le qualità di ciascun esecutore e a fonderle in un insieme interpretativo unico è stata esemplare e rimane, per certi versi, unica”. La rosa di cantanti e solisti con cui Abbado ha registrato è altrettanto impressionante: da Martha Argerich, Cecilia Bartoli e Alfred Brendel a Bryn Terfel e Yuja Wang, passando per Jonas Kaufmann, Evgeny Kissin e Gidon Kremer. L’oboista Albrecht Mayer, che ha lavorato con lui per anni come membro dei Berliner Philharmoniker, dice: “Il mio lavoro con Claudio e i miei rapporti personali con lui sono stati senza dubbio il più grande regalo che ho ricevuto in tutta la mia vita di musicista”.
Claudio Abbado – The Complete Recordings on Deutsche Grammophon & Decca è accompagnato da un libro con copertina rigida e due libri brossurati che contengono otto saggi sulle tappe più significative della carriera di Abbado, ricordi dei suoi produttori e colleghi, date di produzione e tracklisting dettagliate, numerose foto rare e una prefazione dei quattro figli del direttore d’orchestra, Daniele, Alessandra, Sebastian e Mischa. I singoli album sono presentati nelle loro copertine originali, mentre la raccolta è presentata in un cofanetto particolarmente elegante e curato. Come parte del suo contributo a questa edizione speciale limitata, il pianista Evgeny Kissin trova le parole perfette per riassumere l’eredità di Claudio Abbado. “L’arte del grande maestro vivrà senza dubbio e continuerà a portare gioia a molti milioni di persone, finché esisterà l’umanità”.