Per “In questa storia che è la mia” – in streaming, il 2 giugno alle ore 21.00, sulla piattaforma ITsART: il nuovo sipario digitale per teatro, musica, cinema, danza e ogni forma d’arte, live e on-demand, con contenuti disponibili in Italia e all’estero – artista, orchestra, coro e parte del corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma, rock-band, vocalist, danzatori, performer e acrobati (188 artisti e musicisti) animano ogni angolo della struttura, illuminando di sé, oltre al palcoscenico, tutti quegli spazi che, solitamente, non sono luoghi di rappresentazione.
Un’anteprima assoluta. Non solo perché tema, narrazione, canzoni e allestimento musicale e scenico sono originali ma, soprattutto, perché “In questa storia che è la mia” riprende – estendendola – l’idea wagneriana di opera d’arte totale. Arte totale in un intero teatro, dunque – in tutti i significati che il combinarsi di queste due formule è in grado di esprimere – che finisce, però, col rivelare un’estetica cinematografica, tanto da trasformare “In questa storia che è la mia” in un inedito FilmOpera. Come accade nella cinematografia, infatti, le diverse scene di questo straordinario atto unico (scene rese ancora più suggestive dal ricorso ad effetti di luce e soluzioni illuminotecniche che normalmente non si vedono nei teatri di tradizione all’italiana) sono state riprese da diversi punti di vista – attraverso un incalzante ed emozionante uso di campi e controcampi – in modo da unire al lirismo fisico del teatro, la magia metafisica del cinema.
È la storia di un grande amore e dell’amore stesso: amore personale – reale o ideale, fisico o mentale, vissuto o semplicemente vagheggiato ma, sempre inatteso, sorprendente, travolgente – di un “uomo di varietà” e della sua “principessa”. Ma anche amore universale: antico, eppure ogni volta incredibilmente nuovo, che anima ogni venatura del tempo – passato, presente e futuro – e dà senso e valore a tutte le stagioni della vita: fanciullezza, adolescenza, gioventù, maturità.
Lo spettacolo – della durata di novanta minuti – si apre con un monologo evocativo e rapsodico – scritto da Claudio Baglioni e interpretato da Pierfrancesco Favino – e un preludio danzato affidato all’étoile Eleonora Abbagnato.
La direzione di orchestra e coro è di Danilo Minotti, mentre la direzione della band di Baglioni è affidata a Paolo Gianolio, che ha firmato gli arrangiamenti e le orchestrazioni di nove dei quattordici brani dell’album. Gli arrangiamenti degli altri sette brani portano, invece, la firma di Celso Valli. I contributi solistici sono di Giancarlo Ciminelli, Alessandro Tomei, Roberto Pagani, Danilo Rea e Giovanni Baglioni, che esegue la suite finale dell’album.
“In questa storia che è la mia” è prodotto da Friends & Partners e Fenix Entertainment S.p.A. La regia teatrale è di Giuliano Peparini, la fotografia è di Ivan Pierri, la regia televisiva è di Luigi Antonini.
Sarà possibile acquistare i biglietti in prevendita sui siti di Ticketone, Vivaticket e Ticketmaster dalle ore 11.00 di domani, giovedì 6 maggio. Per tutti gli iscritti a Clab (fan club dell’artista) e per tutti coloro che hanno acquistato un biglietto del tour “Dodici note” di Claudio Baglioni (per le date di Caracalla, Siracusa e Verona) è stato riservato un prezzo esclusivo e dedicato, usufruibile unicamente sul sito ticketone.it dal 6 maggio alle ore 11:00 fino al 9 maggio a mezzanotte.
Lo spettacolo di Claudio Baglioni su ITsART è acquistabile singolarmente. Non è necessario l’acquisto di un abbonamento per poter accedere alla piattaforma.
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