Musica

Claudio Baglioni, ecco la tracklist di “In questa storia che è la mia”

foto di Alessandro Dobici

ROMA – Venerdì 4 dicembre uscirà “In questa storia che è la mia”, il nuovo attesissimo album di Claudio Baglioni, sedicesimo disco – realizzato in studio – della sua cinquantennale, straordinaria, carriera, a sette anni da “ConVoi”. Oltre alla versione digitale, l’album sarà disponibile in 5 versioni:

CD singolo (14 canzoni inedite)
2CD deluxe (14 canzoni inedite, 4 brani in versione acustica, foto esclusive)
2LP 180gr black (14 canzoni inedite)
2LP 180gr black – deluxe (14 canzoni inedite, 2 brani in versione acustica, foto esclusive)
2LP 180gr black – deluxe Esclusiva Amazon (14 canzoni inedite, 2 brani in versione acustica, foto esclusive e poster autografato)

14 brani, 1 ouverture, 4 interludi piano e voce, 1 finale: un “concept” che disegna la parabola dell’amore, sia personale che universale, riflettendo sul modo nel quale questa forza straordinaria che tutti viviamo senza conoscerla mai veramente, travolga le nostre esistenze, rendendole esperienze uniche e sempre degne di essere vissute. Una vita in quattordici storie che le passano attraverso.

Tracklist di “In questa storia che è la mia”:

capostoria
altrove e qui
non so com’è cominciata
gli anni più belli
quello che sarà di noi
in un mondo nuovo
al pianoforte ogni giorno
come ti dirò
uno e due
mentre il fiume va
e firmo in fede un contratto
pioggia blu
mal d’amore
reo confesso
adesso è strano pensare
io non sono lì
lei lei lei lei
dodici note
uomo di varie età
finestoria

Nel formato digitale e deluxe dell’album saranno inoltre presenti le versioni acustiche – voce e piano, voce e chitarra – dei brani: “Gli anni più belli”, “Mal d’amore”, “Io non sono lì”, “Dodici note”. Nelle radio e in versione digitale è già stato presentato e pubblicato “Io non sono lì”, il nuovo singolo inedito – dopo “Gli anni più belli”, anche colonna sonora dell’omonimo film di Gabriele Muccino – estratto da “In questa storia che è la mia”. La distanza – reale, immaginaria, immaginata – di una coppia che vive un distacco che nessuno sa se sia provvisorio o definitivo, preludio o coda, anteprima o bilancio di un amore. È questo il tema centrale di “Io non sono lì” (tra i musicisti, Celso Valli – pianoforte, Gavin Harrison – batteria, Paolo Gianolio – basso e chitarre), una ballad intensa e sostenuta, ispirata e velata di nostalgia, che indaga pensieri, emozioni, delusioni e speranze di quel limbo nel quale ci chiediamo se sia meglio esserci o non esserci. Che poi è un po’ come esserci senza esserci. Lei è lontana e lui immagina il trascorrere delle sue giornate – in un’altra casa e forse anche un’altra città – nella semplicità dei gesti e momenti di una quotidianità che solo l’amore sapeva – o saprà – rendere straordinaria: dalla mattina quando lei si sveglia ed esce per andare a lavorare, ai rari momenti dedicati a sé stessa, fino a quelle serate nelle quali il peso della giornata è tale da avere ragione di qualunque altra cosa.

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Redazione L'Opinionista

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